Negli ultimi giorni il tema covid-19 è tornato prepotentemente in auge a causa della nuova ondata estiva a causa della variante Omicron 5. L’ultimo bollettino ha parlato di 83mila contagi, ma il numero sembra destinato a salire e a luglio gli esperti prevedono fino a 100mila casi al giorno con il picco previsto a fine mese. Un numero che potrebbe essere molto più alto se si considerano i positivi sommersi, coloro che non segnalano la positività al ministero.

Con la variante Omicron 5 un positivo su 40, rischio lockdown in autunno

Di recente, Matteo Bassetti ha parlato di un possibile lockdown a luglio per 3 milioni di persone, numero che farebbe riferimento ai positivi previsti in Italia nelle prossime settimane e che rischiano di paralizzare il paese.

A parlare della nuova ondata estiva è stato anche Pier Luigi Lopalco, ordinario di Igiene all’Università del Salento, secondo cui con l’ondata estiva il prossimo autunno potrebbe essere più tranquillo e una nuova ondata potrebbe arrivare solo verso gennaio:

“Questa ondata estiva, per quanto possa sembrarci preoccupante o improvvisa, potrebbe rappresentare una novità positiva rispetto agli altri anni, durante i quali in autunno abbiamo avuto una ripresa dell’epidemia. Dobbiamo capire, quindi, cosa potrebbe succedere se si presenta una nuova variante, anche se non sappiamo quando accadrà. Il virus, infatti, sta circolando adesso, quindi è probabile che avremo una nuova ondata anziché in autunno, forse verso gennaio oppure febbraio”.

Lopalco parla anche della possibilità di gestire la pandemia senza creare intasamenti o emergenze negli ospedali e dell’arrivo di una nuova variante, che non è possibile escludere in grado di causare nuovi lockdown:

“Il lockdown è una misura che rischia di bloccare tutto. Ma se dovessimo avere la brutta sorpresa di una variante che causa polmoniti e ci ritroviamo con gli ospedali che rischiano di nuovo di intasarsi, allora bisognerà valutare tutte le misure necessarie.

Se il numero dei positivi è troppo alto, gli effetti negativi ricadrebbero comunque sulle attività lavorative, dalle scuole, agli ospedali, agli uffici pubblici, costretti a rallentare o a ridurre i servizi.”

Nessun ritorno delle mascherine almeno per adesso

Intanto, i dati sulla variante Omicron 5 fanno preoccupare. Su 40 persone almeno una è positiva, questo significa che in un condominio di medie dimensioni c’è almeno un contagiato. Per adesso, però, il governo non ha intenzione di prevedere il ritorno delle mascherine, anche perché l’Italia sarebbe l’unico paese a prevederle in Europa. Secondo Walter Ricciardi dell’Università Cattolica di Roma, però, lasciare circolare il virus indisturbato in estate significa andare incontro ad un autunno drammatico e quindi del ritorno delle mascherine. Anche la Fondazione Gimbe avverte che con una media di 55mila casi al giorno è importante indossare le mascherine al chiuso.