Con la variante Omicron 5 l’Italia rischia un lockdown a luglio. L’ultimo bollettino del 28 giugno ha parlato di 83mila contagi, un numero destinato a salire secondo gli esperti fino a più di 100mila giorno a luglio, quando è previsto il picco ma anche il rischio chiusura, a causa del numero molto alto di positivi che potrebbe arrivare a 2 milioni. Come fa sapere Agenas per adesso in quarantena ci sono 767 mila persone ma si tratta di dati ufficiali, perché i numeri potrebbero essere molto più alti, visto che non tutti hanno comunicato la positività al ministero della Salute.

I positivi sommersi sarebbero un numero molto alto e proprio per questo si prevede un picco a fine luglio, fino a sfondare quota due milioni.

Con la variante Omicron 5 tanti positivi nascosti e picco a luglio con il rischio chiusure

Era dal 22 marzo scorso che non si registravano numeri così alti, tutta colpa di Omicron 5 che è molto contagiosa e neanche le temperature estive riescono a fermarla. Inoltre, come fa notare il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli «Oggi abbiamo percentuali di reinfezioni all’8,4%, ricordo che nel periodo in cui circolava Delta eravamo al 2%». A cui bisogna aggiungere l’incremento virale per il venir meno delle misure di protezione.

In Italia l’aumento dei casi è iniziato ad inizio giugno e ora si attende il picco a fine luglio. Infatti, in Portogallo Omicron 5 ha causato la crescita dei contagi per due mesi fino ad arrestarsi, ecco perché anche l’Italia potrebbe seguire la stessa strada.
In corso c’è anche il dibattito tra chi vuole liberare i positivi evitando l’isolamento domiciliare degli asintomatici e chi pensa che sia presto. «Se l’obiettivo è convivere con la pandemia e passare a una condizione endemica, che i positivi asintomatici possano uscire di casa, magari con la mascherina, rappresenta un segno di normalità» ha detto di recente il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

Quali sono i sintomi e cosa sapere sui incubazione e durata

Ma quali sono i sintomi della variante Omicron 5 e cosa si sa sull’incubazione? Tra i sintomi della variante BA.5 troviamo il mal di gola, una faringodinia diffusa tra faringe e tonsille, naso che cola, a volte tosse, febbre intorno a 38-39, debolezza, inappetenza, dolori muscolari, a volte diarrea e vomito.

Gli esperti consigliano di prendere antinfiammatori e antipiretici mentre non vanno presi il cortisone e gli antibiotici. Per quanto riguarda l’incubazione, l’insorgenza dei sintomi è compreso in un intervallo tra 2 e 12 giorni ma con Omicron 5 la media è di 3-4 giorni mentre la durata dei sintomi va da 1 a 10 giorni con una media di 4 giorni.