Tanta ricchezza potrebbe non bastare e anche i comuni più ricchi d’Italia potrebbero presto trovarsi in difficoltà economiche. A lanciare l’allarme ci ha pensato Alessandro Canelli, sindaco di Novara e presidente dell’Ifel, la Fondazione dell’Anci che si occupa di finanza locale. Secondo il sindaco, infatti, il meccanismo del nostro Paese è destinato a non reggere, vediamo perché.

Un meccanismo che sta per incepparsi

Sta per arrivare una grande crisi finanziaria anche per i comuni più ricchi del nostro Paese.

Canelli ha lanciato l’allarme parlando ai media e affermando che il meccanismo di perequazione sta per incepparsi. Secondo il primo cittadino di Novara infatti, nei prossimi anni molti Comuni saranno costretti a fare tagli indesiderati eliminando servizi destinati ai propri abitanti. Il sistema perequativo orizzontale si basa sul fatto che i comuni più ricchi aiutino quelli più poveri distribuendo parte delle loro entrate. Ciò però a breve potrebbe non essere più sostenibile e il rischio è che, oltre a non poter più aiutare tali comuni in difficoltà, finiranno anche per non riuscire a coprire le loro attuali spese. Canelli a tal proposito afferma:

“Si prevede che un gran numero di Comuni, 4.037 su circa 6.600 delle Regioni a statuto ordinario, dovrà nel prossimo quinquennio privarsi di 650 milioni affinché il meccanismo perequativo possa giungere a regime”.

Insomma, secondo tale previsione, nel giro di qualche anno i cosiddetti Comuni più ricchi del nostro Paese si troveranno in difficoltà a far quadrare i propri conti e saranno costretti a numerosi tagli per non portare il bilancio in rosso. In alternativa, saranno costretti a chiedere aiuti altrove, e naturalmente Regione e Stato si troveranno quindi in grande difficoltà a coprire la spesa in eccesso, e sarebbe senza dubbio una bella gatta da pelare per l’attuale Governo, i cui sondaggi politici continuano a vederlo favorito, ma non mancano di mostrare alcuni mugugni nell’elettorato.

Comuni più ricchi d’Italia, la classifica

Se il futuro si prefigura quindi tutt’altro che roseo per il nostro Paese, al momento la classifica dei Comuni più ricchi d’Italia parla chiaro. Andiamo quindi a vedere qual è la top 10, con Milano che finisce all’11esimo posto, appena fuori da tale classifica. Al decimo infatti troviamo Pieve Ligure, in provincia di Genoa. Il reddito pro-capite dei cittadini è di 33.762 euro. Segrate, in provincia di Milano, si piazza al nono posto. In questo caso il reddito medi è di 33.772 euro. Per l’ottavo posto rimaniamo in Lombardia, dove troviamo Torre d’Isola, con reddito medio pro-capite di 36.690 euro. Al settimo posto troviamo invece Galliate Lombardo, un piccolissimo comune suo sul lago di Varese. I suoi cittadini hanno un reddito medio pro-capite di 36.745 euro. Sesta posizione per Cusago, comune poco fuori Milano. Il reddito medio in questo caso è di 37.714 euro.

Siamo entrati nella top five, e al quinto posto troviamo Varenna, in provincia di Lecco. I suoi cittadini vantano un reddito medio pro-capite di 38.637 euro. In quarta posizione c’è invece Portofino, in provincia di Genova. Il reddito medio per gli abitanti in questo caso è di 39.200 euro. Siamo giunti finalmente sul podio, al terzo posto troviamo Bogogno, piccolo comune in provincia di Novara noto per il golf resort. Il reddito pro-capite in questo caso sale a ben 39.605 euro. In seconda posizione c’è Basiglio, in provincia di Milano, la media pro-capite in questo caso sale ancora ed è di 44.849 euro. Infine, al primo posto dei comuni più ricchi troviamo Lajatico in provincia di Pisa. In questo caso i cittadini godono di un reddito pro-capite medio di addirittura 52.377 euro.

I punti salienti…

  • il comune più ricco del nostro Paese è Lajatico, in provincia di Pisa;
  • a completare il podio abbiamo Basiglio secondo e Bogogno terzo;
  • in futuro il meccanismo di perequazione orizzontale si incepperà e anche i comuni ricchi potrebbero trovarsi in difficoltà economiche.