Il reddito di cittadinanza, così come lo conosciamo oggi, sarà un lontano ricordo dal 2024. Il governo Meloni, infatti, ha intenzione di toglierlo e dare più spazio ad altri interventi simili. Già con l’inizio dell’anno, il sostegno è cambiato. Lo abbiamo visto quando si è deciso di far diventare le mensilità da 18 a 7 e trasformare alcuni criteri molto più stringenti. Uno su tutti l’impossibilità a rifiutare già una prima offerta di lavoro e l’obbligo per gli occupabili di frequentare corsi di formazione di sei mesi .

Da settimane, però, ci si chiede che cosa ci sarà al posto del reddito di cittadinanza.

Il reddito di cittadinanza, ecco come dovrebbe cambiare

Qualcosa è emerso durante un’intervista a Libero da parte del ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone:

“Il punto vero è cosa sarà dato al posto del Reddito di cittadinanza: politiche attive e di accompagnamento al lavoro più rispondenti alle esigenze del mercato”

Ha chiarito il ministro, sottolineando che l’obbligo di formazione per i percettori di Reddito di cittadinanza era già previsto ma si era bloccato tra ritardi dei centri per l’impiego e mancanza di infrastrutture. Calderone ha pure sottolineato che attualmente i controlli sono costanti e solo a gennaio sono state rigettate “46.250 domande, revocate 7.986 prestazioni, poste in decadenza 14.769 pratiche”.

Numeri che fanno ben comprendere come la misura ha subito dei cambiamenti non indifferenti. La ministra ha spiegato che il programma Garanzia occupazione lavoro, ha già preso in carico 198 mila soggetti beneficiari del sostegno e li sta aiutando attraverso percorsi di inserimento lavorativo e riqualificazione delle competenze.

Da agosto l’assegno non sarà più corrisposto a chi può lavorare

Per 47mila percettori del reddito di cittadinanza, invece, è stata trovata un’attività formativa da svolgere. Questi numeri, inoltre, – ha ancora spiegato la ministra, aumenteranno, 161 mila beneficiari avranno modo di cominciare l’attività formativa perchè sono stati “aggiudicati o sono in via di aggiudicazione”.

Nelle prossime settimane, inoltre, sarà estesa l’attività obbligatoria a tutti gli interventi di inclusione lavorativa.

In più proseguirà anche il lavoro di monitoraggio con le Regioni per arrivare ai target previsti dal Pnr in materia di occupazione. La precedenza sarà data ai beneficiari del reddito di cittadinanza.
Per ora, quello che è certo, è che da agosto l’assegno non sarà più corrisposto a chi può lavorare. Dal 2024, quindi, il reddito di cittadinanza sarà totalmente sostituito da una nuova misura allo studio, riservata solo ad anziani, fragili e chi non può lavorare. Per tutti gli altri – come aveva anticipato la premier Meloni – sarà fondamentale trovare lavoro.