Non si finisce di parlare del reddito di cittadinanza, una misura da sempre discussa, nelle ultime settimane ancora di più. Con il governo Meloni, infatti, si è deciso di procedere ad una vera e propria stretta. Questa riguarderà migliaia di percettori che tra pochi mesi non lo prenderanno più. Il nuovo governo non solo ha anticipato che dal 2024 il reddito di cittadinanza sarà abolito per dare spazio ad una nuova misura solo per chi ha davvero bisogno ma che da agosto saranno in tanti a perderlo.


Lo scorso 15 febbraio, il vicepresidente della Camera Sergio Costa, sui social ha scritto che tra sei mesi almeno 1,7 milioni di persone perderanno il reddito di cittadinanza. Ma i numeri sono davvero questi?

Reddito di cittadinanza, in quanti lo perderanno a luglio 

Con la nuova legge di bilancio, infatti, non solo il reddito di cittadinanza sarà tolto dal prossimo anno ma sono anche cambiate le regole per i beneficiari che lo chiedono quest’anno. I percettori del sostegno che non hanno nel loro nucleo disabili, minori, anziani o donne in gravidanza, potranno percepire il rdc per meno mensilità. Chi ha tra 18 e 59 anni ed è occupabile, inoltre, dovrà accettare la prima offerta di lavoro per non perderlo. I giovani saranno obbligati a frequentare corsi di formazione. Insomma, a fine luglio 2023, più di 1 milione di persone dovranno salutare il sostegno. Si tratta di quei soggetti che il governo considera occupabili, quindi che possono cercare un altro lavoro. In questi sette mesi dovranno seguire un corso di formazione per non perdere il sussidio.

I dati che parlano di altri numeri

Secondo i dati Inps, a dicembre 2022, i nuclei percettori del rdc erano circa un milione e 46 mila con 2 milioni e 345 mila persone coinvolte. Da ciò che si capisce che a luglio lo perderanno circa il 70% di chi ne beneficia.

La relazione tecnica del disegno di legge di Bilancio, ha stimato che per almeno 404 mila nuclei familiari sono previste novità ma sembrano lontani dal numero indicato da Costa ossia 1,7 milioni.

Secondo i dati emersi durante le audizioni dell’Istat e dell’Ufficio parlamentare di Bilancio, quindi, rischiano di perdere il suiddidio 886mila persone e non 1,7 milioni. Per arrivare a questo numero, l’Istat ha utilizzato i dati degli «oltre 4 milioni di beneficiari del reddito di cittadinanza nel corso del 2021». Ad essere maggiormente coinvolti dal taglio saranno coloro che vivono soli. Applicando questa percentuale ai 2,3 milioni di persone che a dicembre 2022 hanno beneficiato del sussidio, si capisce che circa 540 mila rischiano di perderlo da luglio. La stima più affidabile è quella secondo cui tra sei mesi una persona su 5 rischia di perderlo. Quindi si tratta di un numero compreso tra 400 mila e 800 mila.