Il governo Meloni ha abolito il reddito di cittadinanza introdotto durante l’esecutivo guidato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, con a capo l’attuale leader pentastellato Giuseppe Conte. Dopo l’abolizione, come in tanti si aspettavano, sono tornate di moda le proposte indecenti. Come quella proveniente da Napoli, dove una persona ha risposto a un annuncio di lavoro e nel chiedere informazioni più precise ha ricevuto la seguente replica: 1.000 euro al mese per lavorare sei giorni alle settimana per 12 ore al giorno.

Tradotto in cifre, una paga da 3 euro l’ora, cioè un terzo di quello che dovrebbe essere il salario minimo imposto per legge.

La proposta indecente: paga di 3 euro l’ora per lavorare sei giorni su sette 12 ore al giorno

Gli annunci di lavoro come quello denunciato dal deputato napoletano Francesco Emilio Borrelli sono purtroppo molto diffusi in Italia. E ora che il reddito di cittadinanza è stato abolito, numerose persone che hanno perso l’unico sostentamento che avevano potrebbero essere costrette ad accettare paghe da fame. A maggior ragione ora che un salario minimo per legge ancora non c’è. E anche questo è un problema che deve trovare una soluzione.

Lo screenshot della conversazione tra il datore di lavoro e la persona che ha risposto all’annuncio mostra quantomeno un lieto fine. Cioè il rifiuto da parte del lavoratore di sottostare a un salario da 3 euro l’ora. Ma ciò che colpisce di più è il dettaglio della proposta economica. Non conosciamo il tipo di lavoro, ma si parla di un’occupazione senza contratto e orario illegale. Visto che per legge in Italia non si può lavorare per 12 ore al giorno.

A colpire sono anche i commenti sotto il post del deputato. Diverse persone sono convinte che sia necessario una sorta di gavetta prima di poter ambire a un contratto regolare e a una paga quantomeno dignitosa.

Come cambiano gli annunci di lavoro dopo l’abolizione del RDC: tornano le proposte indecenti

C’è anche chi rimane dell’idea che quanto accaduto non frenerà il datore di lavoro responsabile dell’annuncio, dato che “una persona da schiavizzare la trova”. Secondo questa filosofia di pensiero, il problema sarebbe dunque di chi ha rifiutato di lavorare per 3 euro l’ora. Dato che – parole di un utente che ha risposto sotto il post del deputato – “trovare una busta paga ottima e un orario di lavoro giusto (8 ore per 5 giorni lavorativi) è quasi impossibile, io ho cambiato tre aziende prima di arrivare a questi privilegi” (privilegi scritto tra virgolette).

Riassumendo

– L’abolizione del reddito di cittadinanza sembra far riesplodere la pratica degli annunci di lavoro illegali, le cosiddette proposte indecenti.
– Il rischio concreto è che, senza il sostegno economico del reddito di cittadinanza e in assenza di un salario minimo fissato per legge, tante persone si vedano costrette ad accettare paghe irrisorie.
– L’ultima proposta indecente è stata ricondivisa dal deputato napoletano Francesco Emilio Borrelli.
– Nell’annuncio di lavoro illegale si legge di una proposta da 3 euro l’ora per un lavoro da 12 ore al giorno per sei giorni alla settimana.
– Tra i commenti presenti sotto il post in tanti hanno affermato che si tratta di una situazione normale.