La faccenda sta diventando davvero poco chiara; ma queste colonnine di ricarica per le auto elettriche in Italia le vogliamo oppure no? A sentire le lamentele dei possessori di queste vetture, la risposta è assolutamente sì.  Ma a quanto pare non tutti sono d’accordo, visto quanto è successo a Granarolo dell’Emilia.

Chi la vuole cotta, e chi la vuole cruda

Non c’è nulla da fare, nel mondo c’è chi chiede una cosa, e chi ne vuole un’altra, a volte addirittura diametralmente opposta.

Insomma, accontentare tutti è davvero impossibile. “Il potere logora chi non ce l’ha” diceva Andreotti. Eppure prendere le decisioni per tutti è estremamente complicato e spesso chi detiene il potere può anche passare un brutto quarto d’ora. Pensava di fare cosa gradita ai suoi concittadini il sindaco di Granarolo dell’Emilia, e invece si è ritrovato a far fronte alla furia dei cittadini. Ma procediamo per ordine. In Italia il problema delle colonnine di ricarica è particolarmente sentito. Chi possiede un’auto elettrica si dice addirittura pentito dell’acquisto, in quanto i punti di ricarica sono troppo pochi e a volte caricare la propria auto diventa un grande problema, poiché poi effettuare la ricarica in casa non è sempre agevole (e soprattutto conveniente).

Ciò nonostante, alcuni progressi sono stati fatti e l’acquisto di queste auto a zero emissioni è ancora altamente consigliato nel nostro paese. Il numero di impianti di questo tipo è però ancora molto scarso e spesso l’ansia della ricarica diventa un problema per gli automobilisti nostrani. La decisione del sindaco di Granarolo dell’Emilia in teoria doveva accontentare tutti, visto che ha fatto installare ben 15 colonnine di ricarica nel proprio comune. E invece no. Il sindaco si è infatti trovato davanti a pareri contrastanti. Ma per quale motivo? I pochi che hanno gradito sembrano tacere, mentre i detrattori si sono fatti avanti a spada tratta.

Questi ultimi a quanto pare si dividono in due categorie: da una parte coloro che non sono minimamente interessati alle auto elettriche, anzi vedono la loro diffusione come un grande problema. Dall’altra quelli che invece sarebbero anche d’accordo, ma non gradiscono tali stazioni sotto casa.

Colonnine di ricarica, un caso che divide

Il sindaco di Granarolo, Alessandro Ricci, si è trovato davanti a una protesta inattesa. La sua decisione però è ormai presa e non intende fare marcia indietro, anche perché ritiene che i suoi concittadini devono ormai adattarsi a ciò che il nuovo mondo sta portando con sè. A quanto pare, tra le 15 istallazioni in arrivo, quella che dà più noia ai residenti è l’infrastruttura prevista davanti al Municipio di Granarolo (non troppo lontano da Bologna), nei pressi di bar, banche, negozi, farmacie. Secondo i cittadini una stazione in quel posto creerebbe problemi di parcheggio. È però lo stesso sindaco a rispondere ai suoi concittadini tramite i social:

“Ci sono poche auto elettriche e non possono occupare i nostri parcheggi. Gli stalli per i disabili si fanno a prescindere dalla richiesta. Chi ricarica fa anche altre cose e questo conferma la necessità della scelta di installare lì la colonnina. A Granarolo non mancano certo i parcheggi. Non siamo nel centro di Bologna”.

Purtroppo, a quanto pare, quello che è successo a Granarolo dell’Emilia non è un caso isolato e spesso i cittadini fanno ostruzionismo contro queste colonnine di ricarica. Il sindaco però non intende fare retromarcia e procede spedito verso la sua battaglia per un comune a zero emissioni.

I punti chiave…

  • A Granarolo dell’Emilia i cittadini stanno protestando contro l’istallazione di colonnine di ricarica per le auto elettriche;
  • il sindaco ha annunciato l’arrivo di 15 nuove stazioni, tra queste anche una nei pressi del municipio;
  • molti cittadini inoltre protestano perché non vogliono tali stazioni vicino alla propria casa.