Ormai la parola inflazione ce la sogniamo di notte. Da quando stiamo vivendo sulla nostra pelle uno dei periodi più brutti in tema rincari e prezzi alle stelle, non è raro sentire parlare di inflazione mentre si cena o si passeggia in centro. Quasi come se fosse un tema informale. E non bastavano i rincari della spesa alimentare, del gas e dell’energia. Ora anche le multe costeranno di più, proprio a causa dell’inflazione. Sembrerebbe un problema minore rispetto ai problemi che l’inflazione ha causato ad altre voci di spesa.

La realtà, però, è ben diversa.

Ogni giorno migliaia di persone prendono una multa e dal 2023 si rischia di dover pagare ancora di più. Immaginiamo una ipotetica futura scena: un cittadino parcheggia l’auto in divieto di sosta e quando torna si accorge che nel frattempo il vigile ha fatto la multa. Zac. Peccato che l’importo della sanzione è più alto rispetto a prima. Che sarà successo si chiederà l’automobilista?

Codice della Strada, multe più care dal 2023

La stangata sulle multe, è arrivata in concomitanza con l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative. Secondo il Nuovo Codice della Strada, dal 1 gennaio 2023, le multe costeranno il 10% in più. Sempre se nel frattempo il Governo non interverrà. In caso contrario, infatti, lo scatto sarà automatico e secondo l’Asaps, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale si rischia persino il default stradale.

Quanto costeranno le sanzioni

Ma a quanto ammontano le multe nel 2023 con l’aumento delle tariffe? Per un divieto di sosta, si passerà da 42 euro a 46 euro, mentre la multa per l’uso del cellulare alla guida passerà da 165 euro a 181 euro. Ancora peggio andrà a chi supera il limite di velocità fino a 40 km7h. In questo caso la multa salirebbe da 543 a 597 euro. Infine, per l’accesso abusivo alle zone a traffico limitato si va da 83 a 91 euro.

Secondo Asaps, se gli aumenti dovessero davvero diventare realtà:

“Si rischia che le multe rimangano grida manzoniane, perché questi aumenti esaspereranno gli automobilisti e non verranno mai pagate o solo in minima parte”

Il problema, insomma, resta sempre lo stesso. L’aumento delle bollette e poi i rincari che riguardano i prezzi della spesa alimentare, la benzina e altre voci, tutte provocate dall’inflazione. Le multe, insomma, sembrano rapprsentare solo la punta dell’Icerbeg. Per questo si parla di “default” stradale. Dell’aumento possibile delle multe ha parlato anche Matteo Salvini, che a distanza di due settimane dal voto ha parlato di “disastro economico peggio che con il Covid”. Insomma, un periodo davvero nero per gli automobilisti dopo i rincari della benzina anche le multe.