Ad oggi siamo abituati a vedere il codice a barre sulle etichette o scontrini dei prodotti in vendita che acquistiamo. Presto, però, cambierà tutto e dopo 50 anni dalla sua introduzione il codice a barre come lo conosciamo oggi diventerà un ricordo lontano. Gs1, infatti, darà via a una vera e propria rivoluzione che non solo dovrebbe semplificare le informazioni sui prodotti, ma anche facilitare il lavoro dei produttori. Quindi, diremo addio al codice a barre con le linee verticali, quello che conosciamo oggi.

Che cosa cambierà?

Codice a barre addio, dal 2027 la rivoluzione con il Qr Code: cosa cambierà

Dal 2027, il codice a barre classico prima sarà affiancato e poi totalmente sostituito da un nuovo codice bidimensionale, un Qr Code. Si tratta di un codice del tutto innovativo che conterrà i codici identificativi Gs1 e consentirà anche di accedere a tutte le informazioni sui prodotti in vendita e altri tipi di informazioni. Per fare un esempio pratico, il codice Qr di un determinato prodotto alimentare, indicherà la data di scadenza e la provenienza ma darà modo anche di avere altre informazioni come recensioni, presenza di allergeni, modalità di riciclo o ricette. Per i venditori, invece, con il nuovo Qr code sarà molto più semplice applicare prezzi dinamici o stoppare la vendita. Il cambiamento in arrivo è del tutto positivo, sia per i venditori che per i consumatori, ma anche per le industrie.

Da un lato, infatti, i consumatori potranno avere a disposizione tutte le informazioni sui prodotti che acquistano. Anche le industrie potranno offrire dei prodotti migliori. Come anticipato, per l’adeguamento del nuovo Qr Code ci vorrà del tempo, si dovrebbe partire dal 2027 con l’affiancamento e solo dopo ci sarà la piena sostituzione. Le industrie dovranno adeguarsi e i venditori dovranno adeguare le casse in modo che possano leggere e scansionare il nuovo codice.

Come ha fatto sapere Gs1 Italy, nel corso dell’evento “Transforming tomorrow, l’80% delle casse è già attrezzato.

La storia del codice a barre

Il codice a barre ha una lunga storia alle spalle, da quando ispirò gli inventori Norman Joseph Woodland e Bernard Silver fino al perfezionamento degli anni seguenti. Nel 1974, Gs1 diede vita alla rivoluzione del codice a barre. Il primo prodotto scansionato con un codice a barre Gs1 fu un pacchetto di chewing-gum Wrigley’s in Ohio. Dopo 50 anni, il codice a barre diventa così bidimensionale ed è pronto a fare un salto nel futuro. Di recente si era parlato anche delle ricette elettroniche con il Qr Code. Bruno Aceto, ceo Gs1 Italy ha chiarito in merito:

“Si tratta di una svolta epocale, perché questi codici di nuova generazione, collegando il prodotto fisico al suo gemello digitale, abilitano potenzialità applicative vastissime, che vanno dai processi interni al marketing, dalla tracciabilità alla sostenibilità. E questa svolta è vicina”.

Riassumendo

  • Il codice a barre come lo conosciamo oggi, che ha ormai 50 anni è pronto ad andare in pensione
  • Dal 2027 sarà prima affiancato e poi del tutto sostituito, da un Qr code digitale che conterrà tutte le informazioni
  • La svolta sarà tale sia per i consumatori, ma anche per rivenditori e industrie
  • Con il nuovo Qr code, ad esempio, sarà possibile vedere il prezzo, ma anche la provenienza e altre informazioni aggiuntive come la presenza di allergeni, le modalità di riciclo e l’impronta ambientale.