Nel mese di aprile di quest’anno, l’indice nazionale dei prezzi di consumo segna una flessione dello 0,1% su base mensile (marzo 2022) e una crescita di 6 punti percentuali su base annua (lo scorso mese l’aumento era stato segnalato a +6,5%). Cresce anche l’inflazione di fondo, che passa da +1,9% a +2,4%, al netto degli alimentari freschi e degli energetici (mentre se si escludono soltanto i secondi, il dato raggiunge +2,9%).

Quali sono i prodotti che ora costano di più

Nel 2022 l’inflazione acquisita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si attesta a +5,2% per quanto concerne l’indice generale e a +2% per quella che viene definita la componente di fondo.

Detto questo, c’è una buona e una cattiva notizia: quella buona è che, rispetto alle previsioni, gas ed energia sono aumentati di meno; la cattiva notizia, invece è che altri beni, tra cui gli alimentari, hanno invece oltrepassato le previsioni di aumento dei prezzi.

Pessimista anche Lucio Poma, capoeconomista di Nomisma: “Saranno mesi difficili per i consumatori che vedranno aumentare i prezzi del carrello della spesa, ma non i loro salari”.

Inflazione: classica dei prodotti più cari che sono aumentati di più nel mese di aprile

1. Voli europei: 91%
2. Voli internazionali: 79,8%
3. Energia elettrica: 68,5%
4. Altri oli alimentari (tra cui olio di girasole): 63,5%
5. Gas: 61,9%
6. Altri carburanti: 46,8%
7. Gasolio per il riscaldamento: 45,7%
8. Noleggio mezzi trasporto e sharing: 27,6%
9. Pere: 25,8%
10. Gasolio per mezzi di trasporto: 23,1%
11. Trasporto marittimo: 19,4%
12. Pomodori: 19,2%
13. Apparecchi telefonici fissi: 17,2%
14. Farina: 17,1%
15. Pasta secca e fresca: 16,8%
16. Affitto garage e posti auto: 16,8%
17. Autoscuole: 16,2%
18. Burro: 15,6%
19. Autocaravan e caravan: 13,9%
20. Macchine fotografiche e videocamere: 13,4%
21. Benzina: 13%
22. Computer: 12,9%
23. Pollame: 12,3%
24. Funghi: 11,2%
25. Arance: 10,8%
26. Pesche: 10,5%
27. Gioielleria: 10,4%
28. Frutti di mare e crostacei: 10,1%.