Una nuova classifica ci svela quali sono le città dove si vive meglio e si basa su diversi parametri atti a stabilire il valore della qualità della vita. Di quali città si tratta? Prima di scoprirlo, alcune informazioni relative al nuovo studio. A condurlo sono stati ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma. Ecco cosa hanno scoperto.

La nuova classifica annuale

Come ogni anno, arriva puntuale la classifica dedicata alle città dove si vive meglio.

È bene precisare che lo studio si riferisce al nostro paese, quindi prende in considerazione quella che è la situazione nazionale generale per andare poi a sviscerare nei dettagli le condizioni di vita nelle varie provincie italiane. Sono state prese in esame tutte e 107 le nostre province. Questa 25esima edizione della ricerca ha scoperto che la qualità della vita è buona in 63 delle provincie prese in esame. Scopriamo quindi quali sono quelle che sono risultate migliori e quali invece presentano punti critici che le fanno avere un bilancio negativo. Non è la prima volta che alcuni ricercatori si dedicano a questo genere di studi, e sicuramente anche altri risultati possono influire sulla ricerca in questione. Ad esempio, scoprire in quali città sono più alte le tasse in Italia, offre un parametro interessante anche sulla qualità della vita.

Ma quali sono invece i parametri utilizzati per questa ricerca? Sono in tutto 9 i parametri scandagliati: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza. La ricerca però è andata ancora oltre, visto che preso in esame altre 14 sottocategorie e ben 92 indicatori di base. Come detto, 63 province hanno dato valori buoni o comunque accettabili, in linea con gli studi effettuati negli ultimi due anni. Le altre provincie che hanno ottenuto risultati scadenti sono quindi non poche e in totale sono circa 22 milioni gli italiani che vivono in territori che non sono caratterizzati da una buona qualità di vita.

Città dove si vive meglio… e peggio

Partiamo dal basso, ossia l’ultimo posto. In 107esima posizione troviamo Crotone, la quale quindi risulterebbe essere la peggiore città d’Italia relativamente alla qualità di vita secondo questo studio. La città calabrese è risultata essere l’ultima anche lo scorso anno. Male anche Messina e Caltanissetta che occupano le due posizioni successive. Per fortuna possiamo consolarci subito con le prime posizioni. Sul podio infatti troviamo al terzo posto ancora Bologna, stesso risultato ottenuto nel 2022. Al secondo posto per la medaglia d’argento c’è invece Milano. L’anno scorso il capoluogo lombardo era al quinti posto, quindi per questa edizione 2023 ha fatto un bel balzo in avanti, nonostante le tante critiche che stanno piovendo sui social da parte dei vip in merito a una sicurezza non proprio idilliaca.

La città dove si vive meglio però ha una regina incontrastata quest’anno e stiamo parlando di Bolzano. Lo scorso anno era posizionata seconda, quindi è riuscita a migliorare la sua posizione, e non era affatto facile. Dalla ricerca inoltre si evince che le città del nord continuano ad essere considerate “migliori” per la qualità della vita, palesando per l’ennesima volta, qualora ce ne fosse bisogno, tutti i problemi del nostro mezzogiorno. C’è poi un ulteriore studio in appendice relativo alle tendenze post-Covid, quelle che misurano la potenziale crescita del paese dopo la pandemia. Anche in questo caso le aree del Nord mostrano segnali di ripresa, mentre per il Sud del paese si evidenziano aree di disagio personale e sociale.

I punti più importanti…

  • la città dove si vive meglio in Italia è Bolzano, il podio è completato da Milano e Bologna;
  • all’ultimo posto della classifica abbiamo invece Crotone, 107esima per il secondo anno di fila;
  • sono 63 le provincie che hanno palesato parametri sufficienti, mentre circa 22 milioni di italiani vive in aree con caratterizzate da disagio sociale e personale.