Una recente indagine di Prometeia sugli effetti del calo demografico sul mercato del lavoro in Italia ha evidenziato come il prossimo pensionamento dei baby boomer possa causare la carenza di 100 mila lavoratori l’anno. I giovani attuali, numericamente inferiori rispetto ai nati tra gli anni Cinquanta e Sessanta, riuscirebbero a coprire ogni anno soltanto 400 mila posti di lavoro. Per di più si tratta di una stima ottimistica, dato che Prometeia cita questo dato prendendo come riferimento i tassi di occupazione in linea con quelle che sono le migliori pratiche europee.

A peggiorare le cose è poi la presenza in Italia di circa 2 milioni di disoccupati e di un alto numero di persone inattive, quelle cioè che non hanno lavoro e nemmeno ne cercano uno, i cosiddetti Neet che non studiano e non lavorano. A tutto questo poi si aggiungono anche le difficoltà delle aziende di trovare personale qualificato tra chi oggi è disoccupato e non cerca più lavoro. Ma chi sono i baby boomer in pensione? Di seguito una breve panoramica di coloro che lasceranno il posto di lavoro da qui al 2030, lasciando un vuoto potenziale di 100.000 lavoratori l’anno.

L’identikit dei baby boomer in pensione

I baby boomer sono i figli del baby boom, cioè le persone che hanno vissuto il boom demografico ed economico successivo alla fine della seconda guerra mondiale. Nati tra il 1945 e il 1965, hanno formato quella che è stata definita come la generazione delle lotte per i diritti civili.

Tante le rivoluzioni culturali attraversate, dal movimento hippie al pacifismo, dalla rivoluzione sessuale al femminimo e rock. Di norma possiedono redditi superiori alla media, sono ambiziosi e pensano al lavoro e alla carriera, con una notevole predisposizione al risparmio.

Chi sono i baby boomer che andranno in pensione nei prossimi dieci anni: interi settori svuotati

Tra le critiche che vengono rivolte ai baby boomers c’è quella di non essere riusciti a far capire ai propri figli che la certezza di un tempo si era nel frattempo trasformata in precarietà, continuando invece a far passare il messaggio errato del “puoi avere tutto quello che vuoi”.

Il 75% di loro oggi ha una nuova vita sui social, percentuale che corrisponde agli iscritti su Facebook.

Sempre in merito ai baby boomers, il decimo rapporto sul sistema italiano firmato da Itinerari Previdenziali, aveva svelato che ad oggi le pensioni sono sostenibili anche se aumentano i pensionati. Ma in futuro, quando sarà finita l’onda lunga dell’ uscita dal lavoro dei baby boomer, appunto, forse l’età pensionabile dovrà aumentare.

Riassumendo

– Un’indagine di Prometeia ha lanciato l’allarme sugli effetti del calo demografico sul mercato del lavoro.
– Da qui al 2030 usciranno dal mercato del lavoro 500 mila lavoratori. I giovani che li sostituiranno dovrebbero essere soltanto 400.000.
– Si tratta di una stima per eccesso però, dato che prende come riferimento i tassi di occupazione in linea con le migliori pratiche europee.
– A peggiorare la situazione in Italia è la presenza di circa 2 milioni di disoccupati e di tante persone inattive.
– I baby boomers in pensione sono i figli dei baby boom e hanno vissuto il miracolo economico del secondo dopoguerra e il boom demografico.