L’eterno predestinato, o l’eterno secondo. Il passo è breve. Lo sa bene Giancarlo, come lo chiamano tutti, lo sanno bene i segretari della Lega che si sono succeduti fino ad oggi, da Bossi a Salvini, passando per Maroni. Ora che il centrodestra ha vinto le elezioni, Giancarlo Giorgetti è il nome più in vista della Lega. O perlomeno la persona su cui il centrodestra può mettersi d’accordo per la formazione della squadra di governo. Così dicono, almeno.
La domanda gli è stata fatta, sì, e anche la risposta è arrivata puntuale: “Sarai il prossimo ministro dell’Economia?” “Mi sentivo più giovane quando sono entrato la prima volta.
Ma chi è Giancarlo Giorgetti?
Giancarlo Giorgetti, il più serio candidato a diventare ministro dell’Economia, è nato il 16 dicembre 1966 a Cazzago Brabbia, comune con meno di 1.000 abitanti in provincia di Pavia. Della sua città natale è stato sindaco dal 1995 al 2004. Senza mai perdere i valori della sua famiglia di pescatori, dal padre, al nonno, al bisnonno. Il primo a studiare fu proprio lui: nel 1990 si laurea in Economia aziendale alla Bocconi di Milano. Dalla madre, tessitrice, ha invece ereditato la non semplice arte di “instancabile tessitore”. Tanto da essere paragonato ora a Penelope, ora a Richelieu, ora a Gianni Letta, come riporta Concetto Vecchio per Repubblica.
Sarà il ministro dell’Economia?
Dopotutto, ai bomber di razza preferisce il ruolo di regista, alla Pirlo per intenderci, anche se la sua fede calcistica lo porta dritto ai Saints, la squadra della città di Southampton.
Lo stesso passo indietro che ha fatto prima con Bossi, poi con Maroni e infine con Matteo Salvini. Tra i due, non lo hanno mai nascosto, la scintilla non è mai scattata, tanto che l’attuale segretario della Lega vorrebbe considerare Giancarlo tra i ministri tecnici. Ma il ministero, stavolta, è di quelli pesanti.