Grazie a tool di altri sviluppatori, anche con WhatsApp e Telegram c’è la possibilità di accedere a ChatGPT, la popolare e contestata creazione di OpenAI che ha portato l’intelligenza artificiale ai massimi livelli. Ma di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

L’IA con WhatsApp e Telegram

Ormai le parole intorno a ChatGPT si sprecano. Le polemiche sono tante e sta diventando difficile mettere ordine tra i vari pareri a riguardo. C’è chi si dice favorevole, chi invece esprime grandi preoccupazioni, in quanto l’intelligenza artificiale può essere un pericolo non da poco.

Questa volta però vogliamo semplicemente capire in che modo è possibile accedere al noto algoritmo attraverso le due app di messaggistica più famose al mondo. Per utilizzare il software su queste app ci possiamo affidare ad alcuni tool di terze parti, come ad esempio BuddyGPT. Si tratta di un tot basato su ChatGPT capace di avere conversazioni testuali e generare anche immagini. Visitando il sito ufficiale del tot è possibile seguire un tutorial. La piattaforma inoltre offre la possibilità di associare il software al proprio account WhatsApp o Telegram.

Per l’utilizzo illimitato c’è un piano a pagamento, mentre i messaggi gratuiti sono 10, più la creazione di 3 immagini senza costi. Una soluzione simile è WizAI, il quale offre 5 messaggi gratuiti, poi per utilizzarlo senza limiti costa 2 dollari al mese. Particolarmente interessante è anche Shmooz AI. Con questo tool si può avere tutta l’intelligenza virtuale di GPT-3, l’ultimo aggiornamento di ChatGPT. Per configurare il tool è necessario visitare la pagina ufficiale. Anche in questo caso i messaggi gratuiti sono 5, i quali valgono come prova. Per accedere poi al piano completo e avere 100 messaggi mensili è necessario attivare un abbonamento di 2,99 dollari al mese.

Altre funzioni per le app di messaggistica

Non volete un vero e proprio boh di messaggi virtuali, ma preferite affidarvi a una tastiera intelligente? Per WhatsApp esiste Microsoft Swiftkey.

Si tratta di una keybord capace di sfruttare l’intelligenza artificiale di Bing, quella creata da Microsoft per il suo motore di ricerca. In questo caso basta effettuare l’accesso al proprio account Microsoft. Sulla chat di WhatsApp potrete avviare conversazioni scegliendo tra diversi toni: professionale, casual, cortese e post social. È inoltre possibile scrivere qualsiasi cosa e poi copiarla, ma offrire anche la possibilità di fare ricerche su internet senza lasciare la chat.

Un’altra soluzione molto simile è quella offerta da Paragraph AI, in pratica un’altra tastiera intelligente. Questo tool permette agli utenti di scrivere, rispondere e migliorare facilmente la loro scrittura, ma non solo. Essendo multilingue può anche tradurre istantaneamente il testo in un’altra lingua. Paragraph AI permette di scrivere qualsiasi tipo di contenuto, che sia un saggio o una mail. Inoltre, propone diversi formati. Funge anche da correttore. Potremo ad esempio inserire un testo e la tastiera lo correggerà per noi. Insomma, anche in questo caso si tratta di una valida alternativa a ChatGPT, e ci offre la possibilità di avere conversazioni smart nelle nostre chat.

ChatGPT gratis, ma è sicuro?

Ormai il successo di ChatGPT è senza limiti. L’intelligenza artificiale ha alzato però un polverone che non poteva lasciarci indifferenti. Ormai il mondo sembra essersi diviso tra innocentisti e colpevolisti, ma lo stesso co-fondatore di OpenAI sembra fare un passo indietro. In realtà, Altman ha semplicemente accettato, da buon imprenditore, di assecondare quelle che sono le perplessità dei potenti, affermando al Senato USA la massima disponibilità a collaborare al fine di ottenere un regolamento sicuro. Insomma, l’intelligenza artificiale potrà essere davvero una grande cosa nell’immediato e in futuro, ma è bene che non finisca in mani sbagliate.