E’ oramai questione di poche ore e Cesare Battisti, l’ex terrorista dei Pac, sarà estradato e tornerà in Italia dove dovrà scontare l’ergastolo per quattro omicidi in concorso avvenuti alla fine degli anni settanta.  L’estradizione dell’ex terrorista avverrà, quindi, ad un mese dall’ordine di arresto (14 dicembre) stabilito dal Supremo Tribunale Federale brasiliano.

Chi è Cesare Battisti

Cesare Battisti nacque in una famiglia contadina di Cisterna di Latina. Già a diciotto venne arrestato per la prima volta per una rapina a Frascati e qualche mese dopo fu arrestato per sequestro di persona.

La svolta si ebbe nel 1977 quando finì nel carcere di Udine (per aggressione ad un sotto-ufficiale dell’esercito) e conobbe Arrigo Cavallina che era l’ideologo dei Pac ovvero dei Proletari Armati per il Comunismo. Una volta uscito di galera iniziò a partecipare a tutta una serie di azioni promosse dal gruppo eversivo a causa delle quali fu di nuovo condannato.

Cosa ha fatto Cesare Battisti

Cesare Battisti è stato accusato di aver preso parte o fornito copertura armata a quattro omicidi che avvennero alla fine degli anni settanta. Per questo, poi, venne condannato per contumacia all’ergastolo. La prima vittima fu Andrea Santoro che morì il 6 giugno 1978. Egli era il maresciallo del carcere di via Spalato. Secondo gli inquirenti ad ucciderlo fu Battisti insieme ad una complice. Nel 1979, poi, avvennero gli altri due omicidi nello stesso giorno ovvero il 16 febbraio. Vennero ammazzati Pierluigi Torregiani a Milano e il macellaio Lino Sabbadin a Mestre. Entrambi avevano una sola cosa in comune ovvero di aver ucciso a colpi di arma da fuoco un rapinatore. Per la prima morte Battisti venne dichiarato ideatore mentre per la seconda di aver fornito “copertura armata”. Fu poi ritenuto responsabile materiale dell’omicidio di Andrea Campagna, agente della Digos che avvenne a Milano il 19 aprile del 1978.

Cesare Battisti, però, si è sempre dichiarato innocente. Nel 1979 venne nuovamente arrestato per banda armata e fu detenuto nel carcere di Frosinone mentre era in corso l’istruttoria. Nel 1981 riuscì ad evadere dal carcere e fuggì in Francia.

La fuga di Battisti in Francia ed in Messico

Battisti fuggì in Francia e visse per un anno da clandestino a Parigi dove conobbe la sua futura moglie. Si trasferì poi in Messico dove nacque la prima figlia. Mentre era nel paese sud americano, la giustizia italiana lo condannò in contumacia all’ergostolo per quattro omicidi. L’uomo tornò poi nuovamente in Francia nel 1990 per seguire la figlia e la moglie che nel frattempo si erano trasferite nuovamente lì. Nel 1991 partì la prima richiesta di estradizione dall’Italia ma Parigi lo dichiarò “non estradabile”. Intanto Battisti in Francia iniziò anche l’attività di scrittore di noir. La seconda richiesta di estradizione avvenne nel 2004 e fu prima arrestato e poi scarcerato. La Corte d’Appello Francese. però, diede in seguito il via libera alla sua estradizione per cui l’ex terrorista fuggì in Brasile.

Battisti in Brasile e in Bolivia

Dall’Italia partì quindi la terza estradizione ma il Brasile di Lula gli concesse lo status di rifugiato (2010). Cinque anni dopo fu espulso dal Brasile per documenti falsi ma poi tale espulsione venne revocata. L’11 ottobre 2017, infine, il presidente Michel Temer gli revocò l’asilo politico mentre Bolsonaro, in campagna elettorale, promise di estradare immediatamente Battisti se fosse stato eletto. Il 13 dicembre del 2017 il magistrato del Supremo Tribunale Federale (lo Sft) ordinò il suo arresto per “pericolo di fuga” a seguito dell’ eventuale estradizione per cui l’ex terrorista fuggì ancora in Bolivia fino all’epilogo a Santa Cruz de la Sierra il 12 gennaio 2019 dove è stato arrestato.

Come funziona l’estradizione

Lo scorso 14 dicembre la Corte Suprema brasiliana ha ordinato l’arresto di Cesare Battisti mentre il presidente Temer ha firmato il decreto di estradizione.

La procedura, quindi, è stata espletata del tutto . Inoltre tra il Brasile e l’Italia vige un trattato di estradizione firmato nel 1989 e ratificato dall’Italia nel 1991 con la legge 144 che ne regola la procedura. Proprio per questo si è stabilito che l’ex terrorista tornerà direttamente in Italia dove sconterà l’ergastolo, come comunica il Ministro della Giustizia Bonafede. Una volta giunto in Italia, infine, Battisti verrà portato nel carcere più vicino al luogo in cui atterrerà l’aereo.

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