La pandemia di covid ha lasciato un segno indelebile per quanto riguarda il settore viaggi e vacanze. Infatti, una volta terminata la fase di emergenza, non solo i voli hanno iniziato a costare di più ma si sono fatti largo anche problemi relativi a cancellazioni e disagi. L’estate 2022 sarà ricordata anche per questo e le cronache ce lo raccontano bene. Difficile dimenticare tutte quelle persone che si sono ritrovate in aeroporto con il volo cancellato, i bagagli persi e ritrovati dopo settimane o ritardi di ore.

Finita la stagione estiva, pensavamo che tutto fosse tornato alla normalità e invece no. Con l’avvicinarsi della primavera e dei lunghi ponti come Pasqua e 25 aprile, infatti, emergono nuovamente problemi che fanno intendere come il caos voli non sia del tutto un lontano ricordo.

Viaggi e voli estate 2023: le vacanze sono di nuovo a rischio?

La crisi dei voli, insomma, non si ferma. Nonostante la ripresa dell’economia, infatti, il numero di piloti e assistenti di volo non sembra essere ancora sufficiente per soddisfare la richiesta dei passeggeri, tornata praticamente ai livelli del 2019. Questo significa che non si possono escludere disagi e cancellazioni. Lufthansa, ad esempio, si trova in un momento di crisi non indifferente. La compagnia di bandiera tedesca, ha annunciato che tra il 26 marzo e il 29 ottobre 2023 cancellerà 34mila voli. Quindi una media di 500 voli al giorno.

La carenza di personale, di fatto, è il motivo per cui molte compagnie. Tra cui Lufthansa, hanno difficoltà a gestire tutti i voli e quindi l’unica soluzione è arrivare alla cancellazione. Insomma, si tratta degli stessi problemi dello scorso anno. Ma non è un problema che riguarda solo la tedesca ma anche altri vettori come il gruppo Air France Klm e le compagnie low cost. Persino Ita è in difficoltà ed entro fine anno dovrà assumere mille persone per riuscire a soddisfare le richieste.

Di pochi giorni fa era la notizia che nei prossimi mesi saranno cancellati 90mila voli in generale proprio a causa della carenza di personale. Anche Ryanair, che prevede aumenti di traffico – come scrive Il Messaggero – ha intenzione di procedere a nuove assunzioni.

Come tutelarsi

Al momento, quindi, non è assolutamente possibile escludere disagi per i viaggi. Ecco perché anche le vacanze di Pasqua o di primavera e ancor di più quelle estive, potrebbero diventare una sorta di incubo da scongiurare.
Un modo per tutelarsi ovviamente c’è. Nel caso in cui una compagnia cancelli il volo, il viaggiatore avrà diritto al rimborso o alla riprotezione su un altro volo disponibile sulla stessa tratta. Nel caso in cui la compagnia, invece, cancelli il volo fino a due settimane prima al passeggero verrà unicamente offerto il rimborso del biglietto ma non il risarcimento, perchè in quelle due settimane avrebbe il tempo per riorganizzarsi.