Il canone in bolletta sarà meno doloroso. Cinquecento euro se non paghi è spaventoso, solo alla Rai non son più tristi e Renzi è strepitoso” cantava il comico Dada quando al Governo il premier era Matteo Renzi.

Era il lontano 2015 e da allora cosa è cambiato? Nulla. Il canone, la tassa più odiata dagli italiani, è ancora in bolletta e in molti si chiedono che senso abbia pagarlo dato che oramai la RAI si comporta come una tv privata. E inoltre, perché continuare a saldarlo nella fattura dell’elettricità nonostante l’Unione Europea sia contraria?

Le parole dell’ex presidente della commissione vigilanza

Riccardo Villari, ex presidente della commissione vigilanza Rai, ha spiegato che oramai l’azienda per la quale lavorava “si comporta coma un tv privata per cui tanto vale….”.

Villari ha spiegato che la presidenza della vigilanza, come da prassi, a ogni legislatura tocca a turno a un membro dell’opposizione di una delle due camere.  Il Movimento Cinque Stelle, però, l’ha pretesa per Barbara Floridia che ha dovuto quindi lasciare l’incarico di capogruppo al Senato del M5S. Per il principio dell’alternanza, però, ha spiegato Villari, la nomina in questa legislatura sarebbe dovuta toccare a un deputato.

Non è quindi giusto quello che è accaduto ma la questione delle alternanze non è significativa come quella delle commissioni di garanzia. Queste ultime, infatti, come oggi, dovranno continuare sempre a essere riconosciute alle opposizioni.

In merito alla vigilanza sulla Rai, Villari non crede che questa pratica sia antiquata perché ancora oggi ha la sua importante funzione. Da non dimenticare, poi, che è nata grazie a una sentenza delle Corte Costituzionale con la quale il controllo sulla tv è stato sottratto al Governo in quanto servizio pubblico.

Intanto, l’avvento dei social, ha concluso l’ex presidente, ha rivoluzionato le nuove frontiere della comunicazione con delle importanti ricadute anche sulla tv di Stato.

Secondo l’ex presidente, infatti, quest’ultima sembra commerciale così come tutte le altre per cui perché si dovrebbe ancora continuare a pagare il canone?

La tassa più odiata dagli italiani resta in bolletta?

Per tutto il 2023 il canone RAI resterà in bolletta in quanto la legge di Bilancio 2023 non ha previsto alcuna modifica. Entro la fine dell’anno, però, potrebbe esserci una svolta. Il motivo principale è che la Ue ha chiesto di cancellare dalle bollette della luce gli oneri impropri e l’abbonamento televisivo è uno di questi. Per l’Unione Europea, infatti, questa tassa dovrebbe tornare a essere pagata separatamente perché si tratta di un onere improprio e cancellare tali vincoli dalla bolletta della luce è fondamentale nell’ottica degli aiuti del PNRR.

Diceva Beethoven “Fai il necessario per realizzare il tuo desiderio più ardente, e finirai col realizzarlo”. Sarà così anche per il canone RAI? Vedremo, a presto per la prossima puntata.

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