La lotta all’evasione fiscale non si ferma mai, scatta il piano per controlli IMU e TARI a tappeto. Le autorità fiscali partono all’attacco contro i furbetti del cambio residenza. Negli ultimi mesi, si sono infatti registrati degli aumenti in merito ai tentativi di evasione fiscale relativi alle tasse sulla casa. C’è chi paventa una giustificazione asserendo che è in difficoltà economica. Ma per la Guardia di Finanza questa non è una buona motivazione per non pagare le tasse.

Cambio residenza, scattano i controlli a sorpresa

Non è facile tenere sotto controllo un fenomeno che ormai da decenni si è rivelato essere una vera e proprie piaga per lo stato.

Stiamo parlando della micro evasione fiscale. Con questo termine intendiamo la cattiva abitudine di molti italiani a non pagare le tasse in maniera continuativa. C’è chi ha poi messo in pratica un vero e proprio sistema al fine riuscire a non essere beccato, mettendo in atto alcuni trucchetti. Tra le tasse che più di tutte finiscono in questa rete ci sono il bollo auto, il canone Rai, l’IMU e la TARI. Queste ultime sono di competenza dei comuni, ma con la nuova legge sulla residenza i controlli dovrebbero essere facilitati.

Uno dei trucchi più utilizzati per evitare di pagare queste tasse, è quello di dichiarare una residenza diversa da quella nella quale si abita. In questo caso il contribuente dichiara un’abitazione più piccola, al fine di pagare tasse dall’importo più basso. Una sentenza della Corte di Cassazione ha però stabilito che i comuni hanno il permesso di effettuare controlli, e presto questa sentenza diventerà legge. Ciò significa che potranno partire controlli al tappeto al fine di verificare l’effettiva residenza dei contribuenti. È importante sapere che tali controlli non saranno notificati, quindi le autorità potranno arrivare a casa a sorpresa.

Come si effettueranno i controlli?

I cittadini avranno la facoltà di comunicare al proprio Comune di residenza gli orari in cui non sono in casa.

In questo specifico caso, le autorità non saranno autorizzate a far visita ai cittadini in quegli orari. Dovranno quindi recarsi presso il domicilio interessato solo nelle ore in cui il cittadino è disponibile. La Corte di Cassazione ha infatti stabilito che per tutti gli altri orari i messi del comune potranno effettuare controlli a casa anche senza preavviso. Ma cosa accade se il cittadino sarà assente anche negli altri orari in cui dovrebbe essere disponibile? In caso la sua assenza si dovesse verificare più volte, allora il Comune sarà autorizzato a cancellarne la residenza dai registri pubblici. Si tratta di una soluzione drastica, ma il problema evidentemente richiede questo tipo di approccio.

Controlli IMU e TARI, arriva il pugno di ferro

Le tasse di IMU e TARI sono tra le più odiate dagli italiani. Una delle truffe più note è quella di dichiarare di vivere ancora dai genitori, mentre invece si vive altrove. Un altro trucco, qualora si abbiano più case di proprietà, è quello di dichiarare di vivere in un appartamento più piccolo, così da avere importi ridotti. Con l’arrivo dei controlli a tappeto casa per casa molti furbetti verranno scoperti. Inoltre, tali controlli su IMU e TARI, faranno senza dubbio da deterrente a coloro che avevano intenzione di attuare tale truffa. Insomma, il Governo Meloni mostra il pugno di ferro.

Riassumendo…

  • Scattano i controlli a tappeto per IMU e TARI;
  • molti italiani dichiarano una falsa residenza per non pagare tali tasse o pagarle con un importo più basso;
  • I comuni sono ora autorizzati a inviare dei messi al fine di verificare l’effettiva residenza dei cittadini.