Il caldo africano che ci sta facendo compagnia da giorni e che occupa tutte le prime pagine dei giornali, sta dando una tregua al Nord, mentre al Sud e al Centro, ancora, le alte temperature non sembrano voler mollare la presa. Per le prossime ore saranno ancora 18 le città italiane da bollino rosso e anche il prossimo weekend si prevede molto caldo e afoso, con temperature tendenzialmente sopra la media. L’ondata di caldo record che ha investito l’Italia, frutta di quei cambiamenti climatici che sembrano irreversibili, però, mettono il nostro organismo a rischio anche di fronte ai virus.

Si pensa che questi malanni siano una prerogativa dell’inverno ma non è proprio così.

Attenti ai virus

Con il caldo torrido, le persone vanno incontro a problemi di salute transitori, come pressione bassa, colpi di calore e disidratazione, tanto che il ministero della Salute ha attivato il Codice Calore negli ospedali. Anche i virus rappresentano un problema non da poco. Basti pensare che proprio in questi periodo di forte caldo, alcuni patogeni trovano il loro treno fertile. Come ha sottolineato Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, intervistato dalla Fondazione Gruppo San Donato, esistono varie tipologie di virus che circolano anche in estate e proprio con il caldo siamo più esposti ad alcuni come rinovirus e adenovirus che hanno vita più facile con gli sbalzi termici.

Basta pensare a quante volte usciamo dall’auto rinfrescata dall’aria condizionata e subiamo uno sbalzo di temperatura. O quando entriamo nei centri commerciali e allo stesso modo usciamo ritrovandoci a starnutire o con il mal di gola. Infatti, passare da un clima rinfrescato con il condizionatore a 42 gradi percepiti è un vero trauma per il corpo e spesso non ne siamo consapevoli. Ecco che in queste occasioni i virus hanno vita facile.

Secondo il noto virologo, è importante non cadere nel tranello del fresco a tutti i costi, cercando di ricreare a casa una temperatura che abbiamo in inverno quando fuori ci sono 40 gradi.

I consigli del Ministro della Salute

Secondo il Ministro della Salute, quindi, è importante non superare i 5 gradi di differenza tra l’ambiente esterno e quello interno. È un errore, quindi, passare da 20 gradi in casa a 40 gradi fuori. I soggetti più esposti possono andare incontro a raffreddore, febbre, mal di gola, disturbi gastrointestinali. E persino agli enterovirus, che provocano diarrea, mal di pancia, nausea, mal di gola, vomito, eruzioni cutanee e via dicendo.

Caldo africano è allarme virus: con le temperature bollenti rischiamo queste malattie

Nel frattempo, il caldo africano non ci sta dando tregua e ne avremo anche per i prossimi giorni. Almeno nelle regioni centrali e meridionali. Solo al Nord, grazie alle grandinate delle ultime ore, si potrà sentire un pò di fresco, ma non è chiaro quanto durerà. Anche per i prossimi giorni, infatti, gli esperti annunciano temperature molto alte e probabilmente il mese di luglio si chiuderà con il caldo record.

Riassumendo

  • Il caldo non molla la presa, tranne al nord dove le grandinate delle ultime ore hanno regalato un pò di refrigerio
  • Il caldo record non provoca solo colpi di calore e malori legati al caldo ma è anche più facile andare incontro ai virus
  • In particolare si parla di rinovirus e adenovirus che hanno vita più facile con gli sbalzi termici
  • Secondo il Ministro della Salute, quindi, è importante non superare i 5 gradi di differenza tra l’ambiente esterno e quello interno.