Prima uno starnuto, poi un altro e ancora quel pizzicore alla gola che non dà tregua e anche la difficoltà a ingoiare. E subito si pensa di essersi beccati il covid-19. I sintomi ci sono tutti, così si va a fare il tampone che però dà risultato negativo. E allora che cosa sta succedendo? Come mai ci si sente questo malessere, che ricorda proprio un’influenza o peggio il covid senza averlo? Dopo la fine del caldo torrido e l’arrivo dell’autunno, sono in aumento i casi di persone a casa con mal di gola e raffreddore.

Ma non hanno il coronavirus.

La colpa è tutta degli sbalzi di temperatura. Negli ultimi giorni, soprattutto dopo il forte maltempo che ha spazzato via gli ultimi scampoli di caldo estivo, si sentono sempre più italiani lamentare faringite, raffreddore e altri sintomi simil influenzali. Il timore di essere positivi è sempre alto ma poi il tampone dissipa ogni dubbio. È proprio il cambio di temperatura del periodo che provoca tutti questi sintomi. Insomma, per una volta il covid-19 non c’entra e neppure l’influenza, che dovrebbe arrivare a novembre o poco dopo.

Boom raffreddori per colpa degli sbalzi di temperatura ma non è il covid-19

Anche gli sbalzi di temperatura possono provocare sintomi molto simili a quelli del covid-19 o meglio a Omicron 5: raffreddore, naso che cola, mal di gola e via dicendo. Solitamente, però la durata è minore. Basta poco, però, per spaventarsi e pensare di essersi contagiati. Quando si passa da una situazione di caldo estremo a temperature di 20 gradi, come sta accadendo negli ultimi giorni, il nostro organismo reagisce attivando un meccanismo di termoregolazione. Secondo l’immunologo Mauro Minelli, il meccanismo di regolazione in questione comprende anche organi vitali e il corpo fatica ad adattarsi velocemente alla brusca variazione. Ecco perché diventano frequenti faringiti e raffreddore ma anche sintomi che non associamo agli sbalzi e che invece hanno un legame: mal di testa, nevralgie, dolori articolari, contratture muscolari, crampi addominali.

Cosa mangiare per evitare sintomi fastidiosi

Ad Adnkronos, la nutrizionista Dominga Maio ha spiegato che anche l’alimentazione ha un ruolo importante nel combattere i malanni provocati dai cambiamenti meteo. Si deve prediligere una dieta varia preferendo le verdure di stagione come zucchine, barbabietole, cicoria, funghi e zucche, spinaci, bietole, sedano etc ma anche assumere una giusta quantità di liquidi e spremute e prendersi cura del microbiota intestinale.
Bastano, insomma, pochi gesti per evitare problemi di salute quando arrivano i cambiamenti di stagione. Non sempre bisogna pensare di essere positivi al covid. Ovviamente, considerato il momento storico che stiamo vivendo, è fondamentale prima escludere di essere positivi al virus. Ai primi sintomi meglio fare un tampone e se negativo ci si può tranquillizzare: il tempo cambia, l’estate è finita e arrivano i primi malanni di stagione.