I diretti interessati stanno pensando di abbandonare la barca prima che affondi del tutto. Stiamo parlando delle pensioni di medici e insegnanti. I tagli previsti potrebbero provocare un vero e proprio esodo di questi professionisti, con un boom di pensionamenti già a dicembre, proprio per non rientrar poi nei tagli previsti per il prossimo anno. Si parla di 2000 dottori in fuga, i quali nel frattempo stanno protestando con lo sciopero.

Boom di pensionamenti in arrivo

Il taglio alle pensioni sta scatenando il panico tra medici e insegnanti.

La nuova legge di bilancio potrebbe portare alla riduzione delle pensioni fino a 26 mila euro all’anno. La conseguenza diretta di tale provvedimento potrebbe quindi portare a una vera e propria fuga da parte dei professionisti del settore. I sindacati hanno già proclamato una serie di assemblee in tutte le aziende sanitarie atte a far rivedere le posizioni del Governo. Dalla politica però non arrivano passi indietro e il taglio sembra ormai confermato. Per questo motivo, lo sciopero sembra ormai essere l’unica risposta che i diretti interessati hanno verso questa situazione. Tra i più preoccupati c’è Pierino Di Silverio, segretario di Anaao Assomed:

“Circa 6mila medici e dirigenti sanitari del Ssn hanno già maturato i requisiti pensionistici o li matureranno nel 2024, ovvero 42 anni e 10 mesi di contributi e 67 anni di età. Prevediamo che ci sarà un esodo perché i professionisti che potranno andare in pensione sceglieranno probabilmente di farlo subito, per evitare il pesante taglio alla loro pensione che scatterà dal primo gennaio 2024”.

Insomma, l’esodo pronosticato può portare addirittura un vero e proprio crollo del Sistema Sanitario Nazionale. Si tratta di un vero e proprio disastro annunciato, visto che i numeri ci dicono con chiarezza che, oltre ai 4000 che ogni anno vanno in pensione anticipatamente, si aggiungeranno altri 6000 costretti dalla misura.

E parliamo di un settore già fortemente in difficoltà da tempo.

Pensioni medici e insegnanti, cosa rischiano?

Secondo i calcoli saranno almeno 50 mila le persone interessate del taglio pensionistico in arrivo. Per questo motivo, i sindacati stanno invitando gli iscritti che ne hanno possibilità a presentare immediatamente la domanda di quiescenza e sfruttare sin da subito i giorni di ferie accumulati in precedenza. Al via quindi un vero e proprio braccio di ferro tra dottori e sindacati da una parte, e Governo dall’altra. A farne le spese, come al solito, i cittadini italiani, i quali presto si ritroveranno con gli ospedali vuoti. Ma cosa vuole ottenere in sostanza la nuova legge di Bilancio? In pratica si va verso un sistema previdenziale uguale per tutti, quindi anche le pensioni di medici e insegnanti verranno equiparate alle altre.

Ma cosa ne pensano di tutto questo invece gli insegnanti? I nuovi tagli interessano i dipendenti pubblici, nello specifico i medici ospedalieri, i dipendenti degli enti locali, gli ufficiali giudiziari e gli insegnanti delle scuole elementari. La Manovra 2024 rischia quindi di scontentare su più fronti. Se da una parte si preannunciano aumenti per diversi prodotti, dall’altra si parla anche di un ridimensionamento del sistema pensionistico. C’è inoltre chi avverte che dal 2024 serviranno più requisiti per congedarsi dal lavoro per anzianità. Se da una parte però si è già attivato un pugno di ferro che porterà a un inevitabile scontro (lo sciopero dei medici e il possibile esodo di tanti camici bianchi), il mondo degli insegnanti sembra ancora intento a volerci vedere chiaro per capire meglio il da farsi.

I punti chiave…

  • nuovi tagli alle pensioni per medici e insegnanti, ma non solo… nel mirino tutti i dipendenti pubblici;
  • pronto lo sciopero dei camici bianchi, al fine di rivedere le scelte della nostra politica;
  • i sindacati consigliano di fare richiesta di pensionamento prima che i nuovi tagli siano attivi. Si rischia esodo dal SSN.