L’ex bonus Renzi è stato confermato anche nel 2023 e potrà, come sempre, arrivare fino a un massimo di 1200 euro annui in base alla fascia di reddito.

Si tratta di una delle voci in busta paga che gli italiani amano di più perché con esso il cedolino mensile potrà essere un po’ più alto.

È una notizia più che buona, visti tutti gli aumenti degli ultimi periodi: dai prodotti alimentari fino alla benzina e al diesel i cui prezzi, dopo l’eliminazione del taglio delle accise, sono tornati nuovamente a essere alti.

Proprio per questo il Governo lo scorso 10 gennaio ha varato un decreto che prevede delle norme sulla trasparenza dei distributori di carburanti. L’obiettivo è quello di fermare la speculazione dei prezzi mediante un monitoraggio giornaliero e non più settimanale. Più nel dettaglio il pacchetto obbliga i benzinai a esporre accanto al prezzo praticato anche quello medio nazionale.

Tale misura ha suscitato però numerose critiche e per questo i benzinai hanno indetto uno sciopero per il 25 e 26 gennaio.

Ma torniamo all’ex bonus Renzi, chi potrà ottenerlo?

Chi può ricevere l’ex bonus Renzi?

Il trattamento integrativo sui redditi da lavoro dipendente/assimilati ha sostituito dal 2020 quello che tutti conoscevano come bonus Renzi. La novità dal 1° luglio di quell’anno è che esso arriva fino a 120 euro al mese e quindi fino a 1200 euro l’anno in base alla fascia di reddito del beneficiario.

Funziona in modo molto semplice: è il datore di lavoro che lo anticipa in busta paga o viene erogato dall’Inps. Il lavoratore, però, può anche recuperare la cifra chiedendo un rimborso all’Agenzia delle Entrate mediante dichiarazione dei redditi annuale.

Fortunatamente tale trattamento è stato nuovamente inserito nella Finanziaria 2023 ed è erogato a chi non ha redditi superiori ad una certa cifra. Coloro che hanno un reddito fino a 15 mila euro annui lo percepiscono direttamente in busta paga fino a un massimo di 1200 euro annuo.

Chi, invece, ha un reddito oltre i 15 mila e fino a 28 mila euro ha diritto al beneficio solo se la somma delle detrazioni fiscali che gli spettano supera l’Iperf lorda.

Chi può richiederlo

Hanno diritto all’ex bonus Renzi (ora trattamento integrativo) i dipendenti del settore privato/pubblico, i lavoratori atipici e quelli con contratto co.co.co. Inoltre i soci delle cooperative, i borsisti/stagisti, i lavoratori socialmente utili, i lavoratori in cassa integrazione e i disoccupati che percepiscono l’indennità mensile di disoccupazione ovvero la Naspi.

Per l’ottenimento del valore dell’ex bonus Renzi basterà effettuare un calcolo sulla base della previsione del reddito. Sarà quindi necessario effettuare una simulazione del reddito annuale del lavoratore.

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