Alzi la mano chi sognerebbe di ricevere un bonifico sul proprio conto in 10 secondi. Ed è proprio quello che potrebbe accadere dopo che la Commissione Europea ha proposto la modifica del regolamento Sepa per tutti i cittadini e le imprese che possiedono un conto. Fino ad oggi, quando si invia o si riceve un bonifico, bisogna far passare 72 ore circa prima di riceverlo. A volte meno, dipende anche dalla banca e quando risulta emesso il bonifico.
Se, ad esempio, l’emissione è il venerdì, molto probabilmente il cliente della banca potrà beneficiarne dal martedì.
Svolta per i pagamenti mentre in Italia si punta all’’innalzamento del limite al contante
Con la modifica al regolamento Sepa, invece, si dovrebbe garantire il bonifico in 10 secondi per tutti e alla stessa commissione, dando la possibilità di poterlo fare ogni giorno della settimana. Lo scopo è più o meno sempre lo stesso. Non solo rendere più sicuri i pagamenti, ma anche promuovere sempre di più i pagamenti digitali e rendere meno convenienti quelli in contante.
Mentre la Ue discute sull’introduzione dei bonifici in 10 secondi per tutti, l’Italia potrebbe andare verso l’innalzamento del limite al contante e la possibilità per i tabaccai di non accettare i pagamenti con carta per sigarette e valori bollati.
La Ue, invece, cerca di promuovere in ogni modo i pagamenti digitali e per questo chiede la modifica del regolamento Sepa. Le banche dovranno quindi rendere possibile fare i bonifici istantanei senza superare il costo di quello tradizionale.
Bonifici istantanei in 10 secondi per tutti, con la proposta della Ue cambia tutto
Questo significa che i clienti potranno ricevere il denaro sul conto immediatamente. Non dovranno più attendere due o tre giorni prima di vedere il saldo sul conto.
Al momento si tratta di una proposta ma sono vari i paesi che si trovano d’accordo. Basti pensare che in questo modo, un bonifico ordinato alle 19 di qualsiasi giorno sarà recepito dopo 1 minuto. La Ue vuole, quindi, accrescere la fiducia nei pagamenti istantanei obbligando i fornitori di verificare la corrispondenza tra il numero di Iban e il nome del beneficiario in modo da avvisare il pagatore di un possibile errore o di una frode prima che sia troppo tardi. Se la proposta sarà approvata, si tratterà sicuramente di una svolta importante per i pagamenti.