La minaccia di una guerra nucleare è tornata a far discutere e soprattutto a incutere un certo timore. Da quando Putin ha deciso di chiamare alle armi 300mila riservisti e migliaia di persone stanno tentando la fuga, l’incubo bomba atomica è di nuovo con noi. Così, dopo l’inflazione, i rincari folli delle bollette, del carburante e dei generi alimentari, ci troviamo di fronte ad un altro problema, ancora più esteso. Il pensiero della bomba atomica sembra irreale per tutti. Pensavamo fossero una parte tragica di storia, le abbiamo viste nei film mai pensando di arrivare al punto di dover temere un attacco nucleare nella realtà.


Ebbene si. La minaccia di Putin riguarda anche l’Italia. Infatti, il nostro paese ospita 113 basi americane e Nato e di conseguenza 100 bombe a idrogeno statunitensi.

Bomba atomica e rischio guerra mondiale, dove si trovano in Italia

Una parte si trova nella base di Ghedi, vicino a Brescia, oltre ad Aviano, in provincia di Pordenone. Pur non sapendo con precisione quante sono le armi nucleari nei singoli paesi, in Italia sembrerebbero esserci le più numerose d’Europa. Anche se, nel caso italiano, non si tratta di armi di proprietà ma di un “programma di condivisione nucleare di cui fanno parte anche Germania, Belgio, Olanda e Turchia”. Detto in parole povere: l’Italia non può usarle, appartengono agli Usa e possono essere utilizzate solo nei casi rarissimi previsti dalla Nato.

Non si sa di preciso il numero di bombe atomiche presenti. Secondo Federation of American Scientists è possibile identificare nelle basi di Ghedi e Aviano la location in cui queste armi di distruzione sono collocate. Nella base di Aviano, come ricorda al Il Sole 24 Ore il direttore di Rid (Rivista italiana DIfesa) Piero Batacchi, si troverebbero custodite Le B-61 ossia bombe nucleari di fabbricazione americana mentre nella base bresciana è presente un vettore in cui viene installata la bomba fornita dagli americani.

A Ghedi, al momento, si trovano i dispositivi nucleari americani in grado di essere trasportati dall’Aeronautica Militare mentre ad Aviano sono presenti gli aerei americani predisposti per il lancio di queste bombe.

Per ora nessun rischio

La minaccia russa, ora come ora, non ha fatto che allertare le due basi ma lo scopo è sempre garantire la pace. Il nostro paese è anche dotato anche di porti strategici per il trasporti di bombe e ordigni nucleari tra cui Cagliari e La Maddalena, Augusta, Brindisi, La Spezia, Gaeta, Napoli, Taranto e Trieste.
Detto ciò, e nonostante i forti timori del momento, uno scenario in cui si potrebbe utilizzare queste bombe atomiche è remoto. Secondo la Nato, avere a disposizione queste armi è solo un modo per evitare minacce e proteggere la pace nei paesi che fanno parte dell’Alleanza. Nel caso in cui uno dei paesi atlantici venisse attaccato, però, non si esclude una strategia volta a far uso delle bombe nucleari. Scenari che tutti sperano non si avverino mai.