Brutte notizie per le compagnie di energia elettrica dopo l’accusa dell’associazione no profit Consumerismo. Le bollette luce finiscono nuovamente sotto la lente d’ingrandimento e il caso potrebbe ora coinvolgere l’Antitrust per un’istanza approfondita. L’accusa è che stanno ostacolando in maniera scorretta il passaggio dei clienti al mercato tutelato.

Mercato tutelato vs libero mercato

Da tempo ormai si parla della fine del mercato tutelato e la notizia ha messo nuovamente in risalto il tema delle bollette luce, con conseguente assegnazione degli operatori per ogni città per chi invece aveva i requisiti per rimanere nel tutelato.

La normativa attualmente in vigore, però, permette a tutti i consumatori di tornare nel mercato tutelato entro il 30 giugno. Secondo Consumerismo, però, molte compagnie stanno facendo ostruzionismo per complicare le cose e non permettere ai cittadini di lasciare il mercato libero. Per questo motivo l’associazione consumatori ha deciso di procedere per un’istanza all’Antitrust al fine di appurare eventuali pratiche scorrette da parte degli operatori. E dire che Arera si era premunita di chiedere agli operatori di facilitare tale passaggio in vista appunto della fine del regime a maggior tutela previsto per il primo luglio.

Tale possibilità permette ai consumatori di approfittare del Servizio a Tutele Graduali (Stg).Sempre secondo Arera, tale possibilità permette alle famiglie di risparmiare mediamente circa 130 euro all’0anno sulla bolletta della luce. Proprio nelle ultime settimane, infatti, molti utenti avevano avviato tale passaggio per tornare all’ovile e sfruttare ancora le tariffe del mercato tutelato. A quanto pare, però, gli operatori di energia elettrica stanno facendo ostruzionismo complicando tale passaggio o rallentandolo. Insomma, stanno facendo di tutto per rendere la vita difficile ai consumatori e far sì che rimangano nelle loro compagnie che operano nel mercato libero.

Bollette luce, l’indagine di Consumerismo

Consumerismo ha avviato già un’indagine al fine di scoprire quali sono le procedure in merito da parte degli operatori di energia elettrica.

Per farlo ha contattato i principali operatori che operano nel nostro Paese e ha scoperto che non tutte le società stanno agevolando il passaggio al mercato tutelato, come invece previsto dalla vigente norma. A tal proposito, ha infatti appurato che molti call center telefonici automatici non includono tra le opzioni preimpostate quella relativa al rientro nella maggior tutela. Come se non bastasse, quando gli utenti riescono finalmente a mettersi in contatto con un consulente, vengono rimbalzati da un numero all’altro del servizio, oppure dirottati direttamente sul servizio Arera. Insomma, una serie di perdite di tempo che hanno lo scopo di scoraggiare gli utenti.

Per non parlare poi di alcune società che chiedono invece un massiccio invio di documentazione per effettuare il passaggio dal mercato libero a quello tutelato, altra pratica che mira a scoraggiare il richiedente. In sintesi, ci sono tutti i presupposto per un esposto all’Antitrust e chiedere un eventuale ricorso al fine di far cessare questa pratica ostruzionistica sulle bollette della luce. Le raccomandazioni di Arera sono chiare, e invitano gli interessati a presentare domanda entro il 30 giugno. Tale scelta permette di essere trasferiti automaticamente al servizio a tutele graduali per un periodo transitorio di tre anni. Per farlo bisogna individuare l’operatore della propria zona grazie al servizio reso disponibile da Arera e compilare il modulo specifico per la richiesta di rientro.

I punti chiave…

  • Consumerismo ha avviato un’indagine per verificare il comportamento delle compagnie di energia elettrica;
  • l’accusa è che le società stiano facendo ostruzionismo per non permettere ai clienti di tornare nel mercato tutelato;
  • l’associazione consumatori ha presentato istanza all’Antitrust.