Eccoci, il Plant-Based Treaty è ufficiale e stabilisce che da ora in poi basta carne a Edimburgo. Il documento in questione è stato approvato dalla città scozzese e la trasforma nella prima città europea a sottoscrivere tale norma. L’alimento in questione sarà eliminato dalle mense scolastiche, dagli ospedali e dalle strutture per anziani.

Basta carne a Edimburgo, ecco il trattato vegetale

Il trattato non è una novità, anzi si tratta di un documento già lasciato nel 2020. Per la prima volta però una città europea aderisce all’iniziativa e si unisce alle altre 20 che fanno parte di tale adesione.

Tra queste c’è Los Angeles, da sempre all’avanguardia quando si tratta di offrire nuove norme e regolamenti ai cittadini. L’iniziativa è finalizzata alla riduzione delle emissioni legate alla produzione alimentare. Tra i promotori c’è Steve Burgess, consigliere dei Verdi, il quale ha affermato:

“Dichiarando il nostro sostegno riconosciamo che i sistemi alimentari sono un driver principale dell’emergenza climatica e uno spostamento verso diete a base vegetale può fare molto per ridurre le emissioni di gas a effetto serra”.

Alla base di tale provvedimento ci sono importanti studi in merito all’impatto ambientale. Uno di questi afferma che cibo e dieta rappresentino quasi un quarto (23%) dell’impronta legata ai consumi della città scozzese. Inoltre, il 12% di tale dato è relativo proprio al consumo di carne.

L’iniziativa rivoluzionaria

Potremmo parlare di vera e propria iniziativa rivoluzionaria, anche se, come abbiamo detto, non è certo Edimburgo la prima città in assoluto ad averla appoggiata. Ad ogni buon conto, non tutti sono stati d’accordo in Scozia. I Conservatori hanno infatti proposto una certa resistenza, mentre ad appoggiarla ci sono stati i laburisti e il Partito Nazionale Scozzese. Tra i più critici i Tory, tra cui un membro che ha dichiarato:

“Agli alunni delle scuole dovrebbe essere data la possibilità di avere un’opzione a base di carne per il loro pranzo in quanto svolge un ruolo cruciale in una dieta equilibrata e nel loro sviluppo fisico. Questo è l’ennesimo esempio di un’agenda politica forzata nelle nostre aule a scapito di ciò che conta davvero: il benessere e la salute dei nostri giovani”.

Il presidente del consiglio comunale Cammy Day, a tal proposito, ha precisato che comunque tale trattato vegetale non equivale a dire basta carne a Edimburgo, quindi non eliminerà di netto la carne dai menu scolastici e dai luoghi pubblici, quanto meno non in modo istantaneo.

Rimane comunque il fatto che l’obiettivo sarà quello di arrivare a tale scopo, magari gradualmente.