La barbabietola comune il cui è Beta vulgaris (conosciuta come barbabietola rossa) è una pianta erbacea biennale che si riconosce con molta facilità dalle foglie che sono cuneiformi e dai piccoli fiori rossastri o verdi dai quali si originano poi i frutti. Detto ciò, ecco le proprietà benefiche di tale pianta, le calorie, i valori nutrizionali e gli utilizzi.

Calorie e proprietà benefiche barbabietola

La barbabietola non contiene molte calorie: da cotta, infatti, ne ha circa 43 ogni 100 grammi. Per la cruda sono solo 19 per 100 grammi di prodotto.

I modi di consumarla sono vari: può essere cotta, al forno, al vapore, lessata ma anche cruda. Si distingue per la ricca presenza di vitamine e di sali minerali e poi perché è composta sopratutto da acqua. La barbabietola rossa contiene diversi sali minerali come il fosforo, il ferro, il magnesio, il potassio, il calcio ed il sodio. Per quanto concerne le vitamine, essa contiene quella A, la C e quelle del gruppo B (acido folico ovvero la B9). Inoltre anche il tubero con le foglie sono ricchi di flavonidi ed antiossidanti che sono utilissimi per proteggere l’organismo dai radicali liberi.

Grazie al suo contenuto di sali minerali, inoltre, la barbabietola è indicata come un alimento utilissimo per la reintegrazione dei sali minerali. Essa aiuta anche a contrastare i tumori secondo alcuni studi degli anni ottanta e sopratutto quello del colon. Anche studi più recenti si sono focalizzati su di essa e sopratutto sul suo succo che sarebbe utile per la prevenzione non solo del cancro ma dei disturbi cardio-vascolari.

Grazie alle sue vitamine, infine, rafforzerebbe i capillari e contribuirebbe a migliore la circolazione sanguigna. Il consumo della barbabietola, però, potrebbe essere controindicato per chi soffre di calcoli ai reni, di gastrite e di diabete perché stimola i succhi gastrici e poi perché cotta contiene zuccheri.

L’uso della barbabietola

La barbabietola è una pianta già presente nel mondo greco come rivelano alcuni reperti archeologici. Anche i romani la conoscevano e ciò lo testimoniano Plinio Il Vecchio e Columella. Tale pianta non veniva usata solo come cibo ma anche come medicinale. Con il trascorrere del tempo, poi, la barbabietola cominciò ad espandersi mediante la Francia e la Spagna grazie alle coltivazioni nei monasteri e poi grazie ai contadini. All’inizio della pianta venivano consumate soltanto le foglie. Poi, però, si iniziò a consumare anche la radice sopratutto della barbabietola rossa.

Dalle barbabietole viene anche ricavato un colorante naturale che viene utilizzato nell’industria alimentare per la produzione di altri cibi. Inoltre, i coloranti naturali che si trovano in tale pianta possono essere anche usati per la produzione di cosmetici come i rossetti naturali e per tingere i tessuti.

Leggete anche: Aloe vera: ecco quali sarebbero le principali proprietà curative.

[email protected]