Immaginate di camminare per strada ed essere punti da una siringa in mano ad uno sconosciuto. E’ arrivato anche in Italia il discusso fenomeno del needle spiking o avvelenamento da ago. Si tratta di persone che vengono punte da siringhe mentre camminano per strada o si trovano a qualche evento. In Europa non è nuovo. Se ne parla almeno dalla scorsa estate, quando dei giovani avevano denunciato di essere stati colpiti da una siringa durante dei festival musicali.

Il caso italiano riguarda una donna di 40 anni, che ha raccontato di essere stata punta alla schiena da una siringa.

La donna stava camminando nel pieno centro storico di Roma, quando ha detto di essersi abbassata per togliere la catena alla bici e improvvisamente ha sentito una puntura nella parte posteriore del corpo. Alzando lo sguardo ha visto un uomo allontanarsi, che camminando continuava a compiere atti di vandalismo lungo la strada.

Avvelenamento da ago, anche il Italia il fenomeno del Needle spiking

La 40enne ha detto di averlo seguito e filmato ma poi l’uomo è riuscito a dileguarsi. Nel video della vittima, infatti, si vede un uomo con i capelli rasati e una cresta a spazzola che indossava dei pantaloni beige. La protagonista della triste vicenda, ha raccontato di essere andata allo Spallanzani per accertamenti, visto che la parte dove è stata punta si era gonfiata e ora dovrà sottoporsi a dei test per hiv ed epatite:

“Ieri piangevo ed ero disperata ma sporgerò denuncia perché la stessa cosa potrebbe capitare a chiunque, anche a qualche bambino”.

Non è chiaro se si tratta o meno di un caso isolato, ma la vicenda accaduta alla donna romana ricorda molto da vicino il fenomeno del needle spiking, dove degli sconosciuti si divertono a pungere, soprattutto donne, con siringhe infette o contenenti droghe. In Europa molti casi sono stati registrati durante festival musicali o eventi di movida notturna.

Il caso accaduto a Roma, invece si differenzia perché è accaduto in pieno giorno e nel centro della città e proprio per questo apre a scenari preoccupanti.

In Europa centinaia di casi

In Europa è da vari mesi che si segnalano casi, soprattutto in Francia, in Spagna e in Inghilterra. A Bristol, Birmingham e Nottingham, ad esempio, il fenomeno dello needle spiking, le punture di droga dello stupro, ha determinato una vera e propria protesta da parte delle donne che hanno chiesto una movida sicura. In alcune città universitarie inglesi, sono stati registrati 200 casi di spiking. Si tratta di donne punte alle spalle con aghi sottili per stordirle durante le notti della movida. Quello che è accaduto a Roma sembra seguire lo stesso iter. Uno sconosciuto prende di sottopiatto la vittima disfatta e la punge in qualche parte del corpo con una siringa che potrebbe contenere droga o altre sostanze.

Il caso needle spiking sembra essere esploso dopo la pandemia, con la fine del distanziamento sociale e in un certo senso la coincidenza è molto strana.
In Italia, per adesso, il caso della donna romana rimane unico, ma in altri paesi europei non lo è. Anche in Francia la scorsa estate un 20enne è stato denunciato per aver punto delle ragazze durante dei concerti. A Belfort almeno sei persone avevano denunciato di essere state punte durante un festival. Casi simili sono accaduti anche in Andalusia e Catalogna in Spagna. E ora anche a Roma.