C’è chi la chiama coincidenza, chi invece sincronicità. Che siate complottisti o superstiziosi, quello dell’aurora boreale in Italia allora potrebbe essere un fenomeno che vi saltare dalla sedia. Secondo alcuni infatti è sinonimo di cattivo presagio, poiché la storia ci ha consegnato poi eventi funesti preannunciati appunto da questi segni nel cielo. Secondo i più creduloni si tratta di un indizio che ci fa pensare a eventi nefasti in arrivo.

Segnali dall’universo

Partiamo con un dato di fatto incontrovertibile, anche in Italia si è verificata l’aurora boreale.

Benché il fenomeno sia visibile sostanzialmente nelle regioni polari del pianeta, non sono mancati episodi del fenomeno anche nel nostro Paese. sabato 4 e domenica 5 novembre, infatti, anche gli italiani hanno potuto assistere ai colori che si sono disegnati nel cielo. Il motivo del fenomeno è una forte tempesta geomagnetica causata da un campo magnetico terrestre sotto stress dovuto all’interazione con uno sciame di particelle. E qui la scienza si ferma per lasciare poi la parola ad altro. A dire il vero, non tutti i siti che accennano al fenomeno, lo vedono come un evento premonitore di sventure. Ad esempio, c’è chi offre un altro collegamento, ossia quello tra l’aurora boreale e l’apparizione della Madonna di Fatima ai pastorelli nei 1917.

Anche in questo caso, però, l’evento in sè veniva interpretato come qualcosa di tragico, anzi catastrofico. Nel 1941 infatti i segreti di Fatima vennero trascritti insieme al vescovo. La veggente Lucia aveva interpretato tale segno come un avvertimento da parte della Madonna: “Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre”. Il riferimento a posteriori può essere collegato allo scoppio della seconda guerra mondiale.

Aurora boreale, i segni funesti

Sempre a proposito di seconda guerra mondiale, il 25 gennaio 1938 si palesò nuovamente nei cieli d’Europa un’aurora boreale. Proprio in quella sera Hitler fece uscire il barone Werner Fritsch dal ministero della guerra, evento preliminare del conflitto bellico. In Germania, l’anno dopo, un altro evento del genere si verificò nel cielo, il quale coincise con il patto von Ribbentrop-Molotov (23 agosto 1939). A quanto pare dunque l’aurora boreale sembra strettamente legata al nazismo, visto che diversi gerarchi del Terzo Reich ne hanno fatto menzione nelle proprie memorie. Sembra forse troppo poco, o quanto meno troppo ristretto a un fenomeno storico ben preciso, per rappresentare un segno di sventura universale. Si potrebbe obiettare però che il conflitto bellico mondiale è esso stesso un evento universale, il quale racchiude in sé tutti gli altri e caratterizza quasi un intero secolo.

Naturalmente, non possiamo non pensare a questo momento storico, con due grandi guerre in atto, quella in Ucraina e quella tra Israele e Palestina. Scontri che stanno caratterizzando sempre più i nostri giorni e ce potrebbero assumere proporzioni sempre più grandi, qualora si estendessero oltre i confini. Ma c’è davvero chi crede in queste coincidenze dando loro un significato premonitore? La risposta è ovviamente sì. A dirla tutta, la stessa scienza si è lasciata andare in alcuni casi a fenomeni di superstizione, certamente con connotazioni intellettuali che provano a sgomberare il campo da facili credulonerie.

Il concetto di sincronicità è stato infatti utilizzato da Jung per spiegare nessi acausali come fossero una sorta di messaggio dell’universo da interpretare a posteriori dall’uomo per trovare il senso delle cose. Del resto, l’uomo è un animale che ha un estremo bisogno di dare un senso al caos che ci circonda. Un gap ontologico che probabilmente non sarà mai colmato.

O forse, un giorno, l’intelligenza artificiale ci sostituirà davvero, e allora le macchine accetteranno involontariamente che nulla ha un senso nel multiverso.

I punti chiave…

  • secondo alcuni l’aurora boreale è un segno di eventi funesti in arrivo;
  • molti associano tale fenomeno alla seconda guerra mondiale, visto che si ripete più volte negli anni precedenti al conflitto bellico;
  • la teoria che nega le coincidenze si chiama sincronicità e fu approfondita dallo psicologo Jung.