Tempi duri per i fumatori. Chi ha la “brutta” abitudine di accendere una “bionda” d’ora in avanti non potrà dormire sonni tranquilli. Ormai non si parla che di aumenti. Tutto costa di più, le bollette, il cibo, il carburante, le multe, i voli e persino le sigarette rischiano di costare care. Il nuovo Governo sta studiando le nuove misure da inserire nella manovra e tra queste c’è anche l’aumento delle accise sulla sigarette, che sicuramente darebbe una mano a fare cassa ma il rischio è quello di spingere l’inflazione.

Insomma, se davvero le accise aumenteranno, per chi fuma potrebbe essere la volta buona per diminuire il numero di sigarette fumate. O magari smettere direttamente. Tra le ipotesi al vaglio del governo, c’è proprio quella di far aumentare i prezzi delle sigarette tradizionali ma anche di aumentare le imposte sulla cannabis legale.

Aumenti prezzi sigarette, stangata possibile con i rincari delle accise

Se davvero ciò avvenisse, le sigarette costeranno di più e ciò rappresenterebbe un ulteriore aggravio per le famiglie. Con l’inflazione, infatti, i prezzi in generale sono aumentati e anche se le sigarette non sono un bene di prima necessità, il costo in aumento ha sempre un peso per chi fuma. E bisogna anche considerare che in Italia i fumatori sono davvero tanti. In più c’è da dire, che per i tabaccai nel 2022 l’accisa per il tabacco riscaldato è arrivata al 35% e passerà al 40% da gennaio.
Se per le tradizionali sigarette sembrano esserci più dubbi, diverso è il discorso per quanto riguarda la tassazione dei negozi specializzati nella vendita di cannabis light, ossia quell cannabis il cui thc contiene meno dello 0,5. In questo momento, la tassazione è fissa al 5% per i primi 5 anni che poi potrebbe salire al 15%.

Si pensa all’aumento delle tasse anche per vincite di gioco, il tabacco e i derivati della cannabis

La manovra finanziaria è allo studio.

Oltre all’azzeramento dell’Iva per i generi alimentari di prima necessità come pane, pasta e latte, che comunque appare poco incisiva considerando i numeri, e l’esaurimento del Reddito di Cittadinanza, si lavora per l’aumento delle tasse per alcuni settori. Tra queste, appunto, le vincite di gioco, il tabacco e i derivati della cannabis. La notizia, ovviamente, per chi fuma, non è certo delle migliori.

Inoltre non è vecchia la notizia che le sigarette non si potranno pagare con il bancomat se l’esercente vuole accettare solo i contanti. I tabaccai, infatti, sono esentati dall’accettare pagamenti con carta di credito per quanto riguarda tabacchi e valori bollati. Tempi duri, quindi, per i fumatori che ora potrebbero rischiare persino di dover sborsare più denaro per un pacchetto di sigarette. Che sia la volta buona per smettere.