Diverse famiglie si stanno lamentando del mancato arrivo dell’assegno unico di gennaio 2023. In rete, soprattutto sui social, sono tante le persone che mettono in discussione l’operato dell’INPS, l’ente che provvede all’invio dell’assegno ogni mese. È una situazione normale?

È già accaduto altre volte? Che cosa bisogna fare se non è ancora arrivato? Proviamo a rispondere a tutte queste domande, considerando le lamentele che si leggono sui social. Per rassicurare comunque quanti stanno chiedendo da giorni l’assegno unico, possiamo dire fin da ora che non si tratta certo di una novità.

Cosa fare se non si è ancora ricevuto l’assegno unico di gennaio 2023

Prima di tutto occorre sottolineare che non è prevista una data fissa per il pagamento dell’assegno unico. Questo significa che può arrivare anche l’ultimo giorno del mese. Tecnicamente, quindi, non si può parlare mai di ritardo, a meno che l’erogazione dell’assegno non avvenga dopo la fine del mese. Per rispondere alla domanda iniziale, se l’assegno unico di gennaio non è ancora arrivato occorre aspettare qualche altro giorno, al massimo fino a martedì 31 gennaio. Anziché però aspettare in maniera passiva, è possibile controllare se l’INPS ha inviato una comunicazione a riguardo.

Uno dei principali canali di comunicazione tra INPS e famiglie è l’app IO, disponibile al download gratuito su smartphone Android e iPhone. Per controllare eventuali messaggi inviati dall’INPS, è sufficiente accedere alla sezione Messaggi. Se non si ha l’app IO, la stessa informazione è reperibile anche tramite l’app mobile dell’INPS.

I passaggi

Dopo l’accesso all’applicazione, occorre andare in Stato pagamenti e Cedolini, da dove poi si possono controllare tutti i pagamenti erogati dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. C’è infine il servizio Fascicolo Previdenziale integrato sul sito dell’INPS. Anche quest’ultimo consente di verificare in anticipo quando arriverà l’assegno unico di gennaio.

Detto questo, è importante sottolineare come i servizi elencati qui sopra richiedano quasi tutti lo SPID o in alternativa una carta d’identità elettronica e relativo PIN. Per chi ancora non lo conoscesse, lo SPID (acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale) è la tecnologia che consente di accedere ai servizi della pubblica amministrazione. È possibile richiederlo alle Poste, in banca oppure online, completando una semplice e veloce pratica. Il modo più veloce per ottenere lo SPID è recandosi presso qualsiasi ufficio postale del proprio comune di appartenenza. In alternativa è possibile richiederlo anche online a uno dei provider selezionati. Intanto, anche per il reddito di cittadinanza si stanno aspetttando i pagamenti che dovrebbero arrivare in questi giorni, anche se per chi non ha ancora rinnovato l’isee, è fondamentale farlo entro fine gennaio per evitare la sospensione del pagamento dai mesi prossimi.