Assegno Unico INPS e Naspi, per gennaio è previsto un doppio pagamento ma a chi spetta? Ecco le date da segnare e gli aumenti previsti. Il caro vita, ormai, sta attanagliando gli italiani. I rincari della benzina, della spesa, delle bollette sono un peso per tutte le famiglie ma il governo ha pensato a delle misure a sostegno delle famiglie più bisognose.

Nella manovra n. 197/2022, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2022, sono state introdotte delle modifiche alla misura voluta da Draghi che ha interessato l’assegno unico ma ha lasciato invariata la Naspi.

Quindi, si prevedono degli aumenti dell’assegno unico che arriveranno grazie alle rivalutazioni.

Assegno unico INPS e Naspi, pagamenti da metà gennaio e rivalutazioni

Per quanto riguarda l’assegno unico, che ricordiamo è stato introdotto il 1 marzo 2022 e ha incorporato molti bonus, si tratta di una misura che può essere chiesta dalle famiglie che hanno figli a carico. Questo a partire dal settimo mese di gravidanzza e fino a 21 anni.
Con la Legge di Bilancio 2023 si prevedono degli aumenti per i nuclei con figli che hanno meno di un anno. Ma anche per chi ha figli disabili o molti figli, più di 3, ed ISEE sotto i 40mila euro. Si tratta, in sostanza, dell’aumento del 50% per ogni figlio che ha meno di 3 anni. Per quanto riguarda le famiglie che hanno più di 4 figli, invece, l’aumento passa da 100 a 150 euro al mese. Con le rivalutazioni, però, la soglia Isee di 40mila euro è passata a 43.240 euro.

Per quanto riguarda la Naspi, invece, la Legge Finanziaria non ha previsto nessuna modifica. Rimane sempre una prestazione erogata per i lavoratori che hanno perso il lavoro in maniera involontaria e il pagamento può coincidere con quello dell’assegno unico.

Tornando all’assegno unico, chi lo riceve sul conto corrente, dovrebbe trovare l’accredito mensile a partire dal 15 gennaio.

Per i percettori di reddito di cittadinanza, la somma sarà ricevuta a partire dal 27 gennaio direttamente sulla carta del Rdc. Anche per il mese di febbraio, salvo cambiamenti, i pagamenti dovrebbero avvenire verso la metà del mese. Mentre è previsto per la fine del mese per chi percepisce il reddito di cittadinanza.

I nuovi aumenti

Va anche ricordato che chi ha ottenuto il contributo dell’assegno unico nel 2022 e non ha subito modifiche dei requisiti, non deve ripresentare la domanda. Sarà solo sufficiente rinnovare l’Isee, mentre a fare domanda devono essere coloro che non l’hanno mai ricevuto. Oppure i beneficiari che hanno cambiato la condizione economica. La domanda va presentata anche nel caso di separazione dei genitori e se le condizioni del patrimonio familiare sono diverse o se si vuole scegliere un’altra modalità di pagamento.
A partire da marzo, invece, gli importi dell’assegno unico subiranno un aumento del 50% per i figli con meno di un anno, del 50% per i bambini da uno a tre anni nelle famiglie che hanno più di 3 figli a carico e Isee fino a 40mila euro e del 50% la maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico.