Agosto si può dire in tanti modi bellissimi ed ho intenzione di usarli tutti, addirittura inventarne nuovi, prima che l’autunno arrivi a passi veloci”, afferma Fabrizio Caramagna. L’estate è uno dei periodi più amati e attesi sia da grandi che da piccini. Questo perché si tratta di una stagione dedicata, generalmente, al relax e al divertimento, mentre si viene baciati dal sole.

Non sempre, però, le cose vanno come si spera. Lo sanno bene i tanti percettori di reddito di cittadinanza che proprio con l’arrivo dell’estate 2023 hanno dovuto dire addio al sussidio in questione.

Ma cosa accadrà all’assegno unico universale per figli a carico erogato sulla card del reddito di cittadinanza? Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Assegno Unico, date di pagamento da agosto e dicembre senza reddito di cittadinanza

Luglio e agosto ha segnato per molti la fine dell’erogazione del sussidio targato Movimento 5 Stelle. Ma cosa succederà ai soggetti in questione che hanno diritto anche all’assegno unico universale per figli a carico? Ebbene, nel caso in cui l’Isee non sia aggiornato e non siano stati comunicati cambiamenti inerenti la propria situazione reddituale, gli ex percettori del reddito di cittadinanza continueranno a percepire la ricarica sulla card dell’assegno unico.

Questo dovrebbe aver luogo nel periodo compreso tra il 18 agosto e il 22 agosto 2023. Nel caso in cui abbiano avuto luogo delle modifiche oppure i soggetti interessati abbiano presentato domanda per l’assegno unico per la prima volta, invece, si potrebbe assistere ad un leggere ritardo. In particolare il pagamento per i nuclei famigliari con figli a carico potrebbe aver luogo dal 28 agosto al 1° settembre.

Le famiglie sospese non perdono l’assegno unico per figli maggiorenni

Le famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza che hanno figli minori a carico si vedranno erogare il sussidio fino alla fine del 2023.

Sempre sulla card in questione continuerà ad essere erogato l’assegno unico universale per figli a carico fino a febbraio 2024.

Cosa accadrà, invece, ai nuclei famigliari che hanno dovuto fare i conti con lo stop al reddito di cittadinanza ma hanno diritto all’assegno unico universale per figli a carico maggiorenni? Ebbene, come si evince da un comunicato stampa dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale datato 8 agosto 2023:

“Nell’ipotesi di nuclei familiari sospesi dalla fruizione di Rdc, gli stessi non cessano altresì dal diritto alla prestazione familiare di cui viene garantita la continuità fino al compimento dei 21 anni, se sussistono i requisiti previsti dalla legge (es. figli studenti, tirocinanti, ecc.). Per tali nuclei, per le mensilità non coperte da una nuova domanda, la fruizione di AUU è garantita in misura piena con accredito sulla carta Rdc. In tal caso, il pagamento avverrà sulla carta per tutte le rate spettanti fino a febbraio 2024. Nell’ipotesi di presentazione di una nuova domanda di AUU, il pagamento avverrà con le modalità prescelte a decorrere dal mese successivo a quello della domanda”.

La sospensione del reddito di cittadinanza, quindi, non porta con sé delle ripercussioni sull’assegno unico. Quest’ultimo continuerà, infatti, ad essere erogato direttamente sulla card fino a febbraio del prossimo anno. A seguire l’assegno unico verrà pagato con nuove modalità di cui dovrebbe essere fornita a breve apposita comunicazione.