Nasce il Cammino di Santiago italiano. Grazie ad un accordo tra il Ministero dell’Ambiente e il Club alpino italiano, nel nostro paese debutterà il “Sentiero dei Parchi“, un percorso unico che attraverserà i più noti parchi italiani con attestazione delle tappe fatte. Con la riapertura dei confini regionali e la possibilità per gli italiani di spostarsi durante la bella stagione, l’idea promossa dal Ministero per far conoscere le aree verdi più belle dello Stivale appare più che mai azzeccata.

 

Che cos’è il “Sentiero dei Parchi”

L’idea è nata da un accordo tra il Cai e il Ministero per promuovere l’ecoturismo nel nostro paese. Il “Sentiero dei Parchi” sarà come una sorta di Cammino di Santiago italiano, un percorso con passaporto delle tappe fatte che avrà lo scopo di far conoscere le bellezze italiane dal punto di vista naturalistico. A spiegare il progetto è stato il ministro Sergio Costa: «Stiamo definendo un protocollo d’intesa col Cai che ci aiuta ad immaginare un Sentiero dei Parchi su tutti i sentieri dei parchi nazionali. Sarà una iniziativa che permetterà ai cittadini di godere della natura attraverso l’ecoturismo. Ci sarà un “passaporto dei parchi”, a cura del Ministero dell’Ambiente, e alla fine del percorso ci sarà un riconoscimento» ha detto Costa facendo anche riferimento ai 35 milioni di euro per il  periodo 2020-2033 che serviranno anche a potenziare le reti sentieristiche protette.

Itinerario unico con passaporto simbolico

Sarà quindi creato un itinerario unico che dovrebbe comprendere 26 parchi nazionali e agli escursionisti che li attraverseranno sarà donato un passaporto simbolico. Le aree protette e i parchi si possono già vedere virtualmente collegandosi al link www.minambiente.it/aree-protette mentre il percorso dovrebbe coprire 7mila km per 4000 tappe che attraversano le 20 regioni italiane passando per le Dolomiti, Appennino Tosco-Emiliano, Monti Sibillini, Cilento, Aspromonte, Pollino e Sardegna.

Leggi anche: Coronavirus, l’indagine: ‘La Cina è responsabile della pandemia’, ecco i documenti che lo dimostrerebbero

[email protected]