L’OMS non c’entra con i ritardi nella diffusione di informazioni intorno alla pericolosità del Coronavirus, unica colpevole sarebbe la Cina. Questo in sintesi il risultato di un’indagine svolta su documenti riservati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

A sollevare la questione era stato proprio Donald Trump che, accusando il Direttore Generale dell’Organizzazione,  Tedros Adhanom Ghebreyesus, di essere niente più che una marionetta nelle mani dei cinesi, aveva tagliato i finanziamenti all’OMS.

L’errore di Trump nell’accusare l’OMS e le responsabilità della Cina   

Nelle ultime settimane era finita sotto accusa proprio l’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) perché avrebbe coperto eventuali ritardi della Cina nella comunicazione degli effetti devastanti del nuovo Coronavirus.

Il Direttore Generale dell’Organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, era stato voluto proprio dalla Cina nel 2017 e questo faceva sospettare che vi fosse stato un atteggiamento morbido dell’OMS nei confronti del paese asiatico.

L’indagine organizzata dalla AP, invece, avrebbe dimostrato che Pechino ha agito in cattiva fede su almeno due fronti: il primo riguarda i ritardi nella comunicazione dell’evoluzione dell’epidemia, il secondo, considerato ancora più grave, concerne la questione della mappa genetica del virus.

Questo ritardo nella diffusione delle informazioni sul Covid-19 avrebbe contribuito al caos connesso a questa emergenza globale: questa indagine comunque ‘scagiona’ l’OMS e mostra come l’Organizzazione abbia dovuto agire come stretta tra due fuochi, da un lato le pressioni di Pechino dall’altro le pressioni di Washington.

Cosa ha scoperto l’indagine della AP su Cina e Coronavirus

La ricostruzione degli eventi, secondo l’indagine della AP, sarebbe la seguente:

  1. La presenza del Coronavirus a Wuhan è stata mappata la prima volta il 27 dicembre 2019 da un centro privato cinese, Visual Medicals, e successivamente da altri centri pubblici e privati: nessuna informazione però è trapelata
  2. Il 5 gennaio 2020, dopo che fu diffusa la dichiarazione assolutoria di Zhang Yongshen, celebre virologo cinese, l’OMS aveva dichiarato che non vi erano evidenze di una trasmissione uomo-uomo e dunque non suggerì alcuna misura restrittiva per i viaggiatori
  3. L’indagine dimostra come l’OMS avesse forti dubbi sulle dichiarazioni, ma il problema è che le organizzazioni e agenzie internazionali non hanno un potere tale da poter ‘pretendere’ informazioni dagli stati sovrani; Tedros Adhanom Ghebreyesus chiedeva una copia del genoma, in maniera tale da poter lanciare l’allarme, ma la Cina non avrebbe risposto
  4. Questi ritardi avrebbero causato da un lato l’espansione della pandemia in tempi più veloci e dunque una maggiore difficoltà nel contenimento, dall’altro avrebbero creato un danno di immagine all’OMS, tale che Donald Trump aveva tagliato i finanziamenti.

Non è possibile sapere se la pandemia poteva essere evitata o sarebbe stata molto più limitata: quello che sembra essere certo è che l’OMS, così come le altre agenzie internazionali afferenti all’ONU, dovrebbero avere un potere maggiore nei confronti degli Stati, soprattutto quando una questione riguarda allo stesso modo tutto il globo.

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