Nella puntata di ieri di Striscia la Notizia, Max Laudadio si è occupato nuovamente della relazione che intercorre tra l’alluminio e gli alimenti. Lo stesso ha anche intervistato il viceministro della Salute Sileri che ha dichiarato che, dopo i diversi servizi della trasmissione, l’Istituto Superiore della Sanità ha “approfondito la ricerca e confermato che esiste un fenomeno, chiamato migrazione che produce concentrazioni di alluminio negli alimenti con cui entra in contatto“. Ma vediamo ai dettagli.

L’ultimo servizio di Striscia la notizia: l’alluminio, quando usarlo in cucina

Ieri sera a “E’ tutto un magna magna“, la rubrica alimentare di Striscia la notizia condotta da Max Laudadio, si è tornato a parlare della pellicola di alluminio.

Già in passato la trasmissione si era focalizzata su tale argomento: nel dettaglio era stato constatato che un pomodoro messo in frigo ed avvolto dalla carta alluminio è soggetto ad una migrazione dell’alluminio stesso (300 nanogrammi/grammo). Stessa cosa anche per il pesce cotto soltanto tre minuti all’interno della pellicola di alluminio.

Laudadio nel servizio ha poi parlato di una concorrente che ne “La prova del cuoco” si è cimentata nella cottura di un piatto al cartoccio e al forno. Tale pratica sembrerebbe corretta anche perché è consigliata sulle confezioni della carta di alluminio (viene infatti detto che quest’ultima è utile per la cottura in forno e al cartoccio). In base a ciò si crede quindi che l’alluminio non migrerà nel cibo.

La professoressa Paola Fermo del Dipartimento di Chimica dell’Università di Milano ha comunicato che secondo le analisi svolte c’è stata però una migrazione dell’alluminio nell’alimento. Per preparare quel determinato piatto al cartoccio ne “La prova del cuoco” sono stati usati dei condimenti acidi che sono sconsigliati altamente in quanto sulle confezioni della pellicola di alluminio compare la scritta “fai attenzione, non usare a contatto con cibi fortemente acidi come l’aceto o il succo di limone o molto salati“.

L’alluminio, quindi, potrebbe essere migrato nel cibo proprio per questo motivo.

Il test di Striscia

Striscia la Notizia ha fatto un nuovo test cuocendo l’alimento (manzo, pesce e pollo ) sempre al forno e sempre al cartoccio ma stavolta senza alcun condimento. Le analisi, eseguite nuovamente dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Milano, hanno però confermato nuovamente la migrazione. La constatazione di quanto detto, ha spiegato la docente, la si ottiene osservando al microscopio elettronico le immagini della pellicola di alluminio in quanto presenta evidenti fori che indicano una perdita di alluminio.

L’alluminio può essere tossico

La professoressa Paola Fermo ha spiegato che l’alluminio può essere tossico per cui l’EFSA ovvero l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha fissato una dose massima tollerabile in base al proprio peso corporeo. Se un essere umano, ad esempio, pesa 60 chili potrà assumere massimo 60 milligrammi di alluminio alla settimana.

Proprio perché l’alluminio può essere tossico e contenuto naturalmente in vari alimenti risulta fin troppo evidente che è possibile superare tale soglia. Nel settembre 2018, quindi, l’inviato di Striscia la Notizia per la preoccupazione, ha parlato con l’ex ministro della Salute Grillo che ha ringraziato la trasmissione per il servizio comunicando che nel giro di 3-4 mesi si sarebbe fatto qualcosa. A gennaio 2019, quindi, Laudadio è tornato dalla Grillo e l’unica informazione avuta è che le analisi erano state trasmesse all’Istituto Superiore della Sanità. Striscia per una risposta, però, ha dovuto attendere un altro anno a causa della caduta del Governo e nei giorni scorsi è tornato al Ministero.

L’intervista al viceministro della Salute Sileri

L’inviato di Striscia la notizia Laudadio ha intervistato il vice ministro della Salute Sileri al quale ha chiesto delle risposte in merito alla questione dell’alluminio.

Lo stesso ha asserito che il Ministero della Salute sta continuando gli studi confermando che c’è migrazione e che essa è maggiore in determinate condizioni (cioè quando vengono utilizzati in maniera sbagliata i contenitori o i fogli di alluminio). Quest’ultimo viene assorbito poi anche in molti altri modi per cui è importante, spiega il vice ministro, non superare la dose potenzialmente tossica.

Ha poi comunicato che è importante che la popolazione venga informata: perciò sul sito del Ministero saranno presenti indicazioni su come e quando usare l’alluminio. Durante l’intervista, poi, il vice ministro ha invitato la popolazione a non tenere il panino dei propri figli per ore nella carta alluminio e di non lasciare nel frigorifero il limone avvolto nell’alluminio.

Un uso consapevole è poi quello di non riusare il foglio di alluminio quando il prodotto è monouso. L’inviato della trasmissione ha poi chiesto al viceministro se sarà possibile chiedere alle aziende informazioni più chiare sulle confezioni e Sileri ha risposto che serve l’aiuto di tutti anche delle aziende perché un utilizzo sbagliato può nuocere alla salute. Diversi mesi fa, inoltre, il Ministero della Salute, comunica il vice ministro, ha scritto alla Commissione Europea chiedendo di portare all’ordine del giorno nelle riunioni sulla sicurezza alimentare anche la problematica alluminio.

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