L’inizio della guerra in Israele e l’ultimo attentato a Bruxelles nei giorni scorsi, in cui un terrorista legato all’Isis ha ucciso a colpi di kalashnikov due turisti svedesi in centro città, ha riacceso i riflettori sull’allerta terrorismo in Europa. Un incubo che sembrava finito da quando era iniziata la pandemia e che invece ora è tornato a minacciare l’Europa, Italia inclusa. Nella giornata di ieri, sei aeroporti francesi, tra cui quelli di Parigi, Nantes, Lione e Tolosa, sono stati evacuati a causa di un’allarme terrorismo.

Allerta terrorismo in Europa e in Italia: dove hanno colpito i terroristi, controlli alle frontiere

Già nei giorni scorsi, il Viminale ha alzato il livello di allerta con il piano anti terrorismo in Italia, soprattutto a Roma, dove ci sono almeno duecento obiettivi legati ad Israele. I controlli sono stati rafforzati anche negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. Il pensiero di emulazione, però, è forte e c’è timore che questi soggetti possano agire spinti dall’auto radicalizzazione e una condizione di malessere. In tutta Europa, quindi, la tensione è alta e il terrorismo islamico è tornato a condizionare pesantemente la vita dei cittadini.

Dopo lo scoppio della guerra fra Israele e Hamas, e l’appello lanciato dai guerriglieri palestinesi a colpire i nemici dell’Islam, infatti, ora si teme un’escalation degli atti terroristici sopratutto in alcuni paesi. In Francia, lo scorso 13 ottobre, un 20enne ha accoltellato un professore urlando “Allah Akbar”. Poi c’è stato l‘attentato a Bruxelles del 16 ottobre, in cui il tunisino Abdessalem Lassoued ha ucciso due svedesi per strada. L’uomo, oltretutto, era già stato schedato dalla polizia svedese, italiana e norvegese.

Gli attentati del passato che hanno fatto la storia negli ultimi 20 anni

Bisogna fare un salto nel passato per capire quali sono stati nel tempo gli obiettivi dei terroristi.

Tra gli attacchi che hanno fatto la storia si possono ricordare quelli di Madrid, quando l’11 marzo 2004, 192 persone morirono nella stazione ferroviaria di Atocha, e l’attacco a Londra del 7 luglio 2005 nelle metro e bus nella città, dove rimasero uccise 52 persone e 700 furono ferite. Nel gennaio 2015 Parigi fu vittima di due attentati.

Il primo quando due estremisti islamici uccisero 12 persone e ferito altre 12 nella redazione del giornale satirico francese Charlie Hebdo. L’8 gennaio, i terroristi uccisero 17 persone in un supermercato e il 13 novembre 2015, sempre a Parigi, l’Isis rivendicò l’attentato al Bataclan e in altri locali della movida parigina in cui morirono 130 persone. La scia di sangue proseguì a Bruxelles il 22 marzo 2016 quando delle bombe in aeroporto e nella metro uccisero 32 persone e ne ferirono 340.

Nel luglio dello stesso anno, un camion guidato da un terrorista islamico travolse e uccise 86 persone a Nizza lungo la Promenade des Anglais e ne ferì 434. Il 19 dicembre del 2016, un tir sulla folla durante i Mercatini di Natale a Berlino, uccise 12 persone e ne ferì 56.

Il clou tra il 2015 e il 2018

Il 7 aprile 2017, un camion sulla folla a Stoccolma uccise 5 persone e ne ferì altre 15. Mentre il 22 marzo 2017, a Londra, un attentatore investì i passanti uccidendone 4 e ferendone altri 40 e il 19. Il 3 giugno del 2017, sempre a Londra, i terroristi investirono i pedoni e presero a coltellate altrettanti, provocando 8 morti e 48 feriti mentre nel maggio 2017 a Manchester ci furono 22 morti e 120 feriti durante il concerto di Ariana Grande.
Il 17 agosto del 2018 un furgone investì i pedoni lungo la Rambla a Barcellona, dove morirono 13 persone e 100 rimasero ferite. Tra il 2018 e il 2022 ci sono stati altrettanti attentati a Cambrils (Spagna) e a Troyes (Francia). E ancora a Parigi, a Liegi, a Londra, a Strasburgo, Vienna e a Nantes.

Ripristino dei controlli alle frontiere

I nuovi timori legati all’allerta terrorismo, hanno portato 9 paesi a notificare alla Commissione il temporaneo ripristino dei controlli alle frontiere con la sospensione della libera circolazione prevista da Schengen.

Tra questi ci sono l’Italia con i confini sloveni, Austria, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia e Francia. La premier Giorgia Meloni in merito ha detto:

“Con il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi Abbiamo comunicato in sede europea la decisione del governo italiano di ripristinare i controlli alla frontiera tra Italia e Slovenia”

La commissaria Ue agli Affari interni, Ylva Johansson, invece, ha dichiarato che la minaccia terroristica è forte in Europa ed è fondamentale restare vigili.

Riassumendo

  • Dopo l’attentato a Bruxelles, si riaccende il timore del terrorismo in Europa.
  • 9 paesi hanno ripristinato dei controlli alle frontiere
  • La commissaria Ue Ylva Johansson ha dichiarato che la minaccia terroristica è alta in Europa.