Dal prossimo 11 febbraio la mascherina all’aperto potrà non essere più indossata mentre rimane l’obbligo al chiuso.
Da venerdì si potrà dire addio alla mascherina all’aperto ma invece si dovrà continuare ad usarla al chiuso, in tutti i luoghi dove è prevista, tra cui l’obbligo di indossare la Ffp2 sui mezzi pubblici, treni e aerei.

Mascherine al chiuso, dal 31 marzo saranno un ricordo?

Secondo Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova, ospite della trasmissione radiofonica Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, tra un mese e mezzo, quindi a fine marzo, la mascherina si potrà togliere anche al chiuso se i contagi continueranno a calare:

“Ora in Italia abbiamo un altissimo numero di persone protette e quindi se dovessimo fare una previsione a medio e breve termine penso di poter dire che siamo verso la fine, se non emergono nuove varianti più aggressive penso ne siamo fuori.

A questo punto mascherine all’aperto sono inutili, mentre al chiuso hanno ancora un impatto”

Secondo Crisanti, parlando di quarta dose, questa andrebbe fatta solo alle persone più fragili, sempre non emergeranno nuove varianti più pericolose. L’unico modo per uscire dalla pandemia, ha sottolineato il professore, è sviluppare dei farmaci efficaci e sicuri e dei vaccini che durano di più.

Via alle mascherine all’aperto dall’11 febbraio

Tornando alle mascherine, dunque, da venerdì 11 febbraio all’aperto si potranno non indossare più, tranne quando ci sono assembramenti. Fino al 31 marzo restano obbligatorie quelle al chiuso come si legge nell’ordinanza firmata da Speranza, dove si specifica che bisogna indossarle all’aperto solo se ci si trova in luoghi affollati. È ancora presto per capire se dal 1 aprile le mascherine resteranno un ricordo, tutto dipenderà dal numero di contagi, anche se in base alle previsioni, a marzo ci dovrebbe essere un crollo con 10 mila casi al giorno e ospedali svuotati.

Vedi anche: Mascherine all’aperto addio dall’11 febbraio, ecco dove bisognerà indossarle