Il Ministero della Salute ha deciso che 9 pigmenti per tatuaggi devono essere ritirati dal mercato perché provocano delle allergie o contengono delle sostanze cancerogene. Ecco allora tutti i marchi richiamati dal Ministero ed il rischio per chi li utilizza nonché i dati sulla diffusione dei tatuaggi.

I 9 pigmenti che devono essere ritirati dal mercato

Il Ministero della Salute sulla sua pagina ufficiale ha inserito i dati dei 9 pigmenti che devono essere ritirati dal mercato perché nocivi alla salute, eccoli:

  • Dubai Gold pigmento per tatuaggi, Marca World Famous Tattoo e paese d’origine Usa. Numero di lotto: WFDG172801 con scadenza 2 febbraio 2010. Rischio: cancerogeno, presenza di ammine aromatiche,
  • Sailor Jelly Red pigmento per tatuaggi, Marca World Famous Tattoo Ink e paese d’origine Usa. Numero di lotto: WFSJR1720011. Rischio: chimico, cancerogeno,
  • Black Mamba pigmento per tatuaggi, Marca Black Ink e paese d’origine ignoto. Numero di lotto: 2D170018. Rischio: presenza di IPA cancerogeni,
  • Green Beret pigmento per tatuaggi, Marca World Famous Tattoo e paese d’origine Usa. Numero di lotto: WFGB161801. Rischio: chimico/cancerogeno,
  • Hot Pink pigmento per tatuaggi, Marca Eternal Ink e paese d’origine Usa. Numero di lotto: # T-138 e data scadenza giugno 2020. Rischio: chimico/cancerogeno,
  • Banana Cream pigmento per tatuaggi, Marca Intenze e paese d’origine Usa. Numero di lotto: SS233, art ST1021BC. Rischio: chimico/cancerogeno,
  • Lining Green pigmento per tatuaggi, Marca Intenze e paese d’origine Usa. Numero di lotto: SS204. Rischio: chimico/cancerogeno,
  • Lining Red Light pigmento per tatuaggi, Marca Intenze e paese d’origine Usa. Numero di lotto: SS191. Rischio: chimico/cancerogeno,
  • Blue Iris pigmento per tatuaggi, Marca Permablend World Famous e paese d’origine Usa (non ammesso all’importazione). Numero di lotto: PBB/18904 ref PBB /1/2 Batch B20207 e scadenza 23 maggio 2021. Rischio: chimico, allergico.

I prodotti su evidenziati sono stati sottoposti dal Ministero della Salute a richiamo, ritiro e a divieto di commercializzazione mentre le notifiche sono state pubblicate sul sito ufficiale a partire dal 21 marzo fino al 26 marzo.

I dati sui tatuaggi

L’Istituto Superiore della Sanità secondo uno studio effettuato rivela che in Italia circa il 13% della popolazione ha almeno un tatuaggio.

Essi sono più diffusi tra le donne (il 13,8%) rispetto al sesso maschile (l’11,7%). E ancora, il primo tatuaggio viene effettuato solitamente intorno ai 25 anni mentre il numero maggiore delle persone tatuate ha un’età compresa tra i 35 ed i 44 anni: sono il 29,9%.

Sempre dallo studio, poi, si evince che il 76,1% di coloro che si sono fatti tatuare si è rivolto ad un centro specializzato, il 9,1% ad un centro estetico mentre il 13,4% non si è recato in centri autorizzati.  Infine il 3,3% degli intervistati ha comunicato di aver avuto qualche effetto collaterale rivelante.

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