L’allarme siccità continua a preoccupare in Italia dopo i primi provvedimenti che i giorni scorsi hanno riguardato 125 comuni del Nord Italia, che sta vivendo la peggiore crisi idrica degli ultimi 70 anni. Il Po è in secca, la Lombardia è una delle regioni che rischia la dichiarazione dello stato d’emergenza siccità e torna anche l’ipotesi razionamento dell’acqua. Anche le alte temperature non aiutano. Ma che cosa sta succedendo e quali sono le previsioni per i prossimi giorni?

Allarme siccità, lo stato d’emergenza in Lombardia e Piemonte

Secondo il governatore Attilio Fontana, per la regione lo stato d’emergenza è una possibilità mentre già sono scattati i divieti per lo spreco dell’acqua potabile in Valtellina e sospensioni notturne nei Comuni della provincia di Bergamo.

Fino al 31 agosto, un’ordinanza del sindaco di Tradate ha imposto il divieto di utilizzare l’acqua per lavare le auto o innaffiare giardini e orti dalle 6 a mezzanotte. Sono anche previste multe fino a 500 euro per i trasgressori. Per evitare il piano di emergenza di razionamento dell’acqua, la regione Lombardia ha organizzato una riunione con Terna, i regolatori dei laghi di Iseo, Como e Maggiore, i rappresentanti di Enel, A2a ed Edison.
Anche in Piemonte non va meglio e almeno 170 comuni hanno attivato delle ordinanze per l’uso consapevole dell’acqua potabile. Il governatore Cirio ha fatto sapere che la situazione è sotto controllo anche se in alcuni comuni delle province di Torino, Cuneo, Biella e Vercelli si è dovuti intervenire con le autobotti.

La crisi idrica colpisce anche Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio ed Emilia-Romagna

La crisi idrica e l’allarme siccità riguardano anche Veneto ed Emilia-Romagna. Secondo Coldiretti la siccità sta mettendo a rischio il 30% della produzione agricola nella Pianura Padana. In Friuli Venezia Giulia, è atteso nei prossimi giorni un decreto del governatore Massimiliano Fedriga, per razionare l’acqua, in ambito privato, industriale e agricolo.

In Lazio, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha dichiarato che:

 “Nelle prossime ore proclamerò lo stato di calamità naturale, che servirà ad adottare immediatamente le prime misure e a invitare i sindaci alle prime norme di contenimento. Ovviamente dobbiamo prepararci ad una situazione che sarà molto critica che dovrà basarsi sul risparmio idrico di tutte le attività a cominciare dai consumi familiari”.