L’allarme siccità si fa insistente soprattutto al Nord e in ben 125 comuni, dove è iniziato il razionamento dell’acqua e altri stanno provvedendo con autobotti o sospensioni idriche. Il Po si trova a livelli di riduzione straordinari, un fatto che non si vedeva da 70 anni. Decine di comuni della Lombardia e del Piemonte stanno già usando le autobotti per i rifornimenti alle famiglie. Utilitalia ha chiesto ai sindaci di 25 Comuni della Bergamasca la sospensioni notturne dell’acqua. In Valtellina, è arrivata un’ordinanza che interessa il Comune di Caiolo.

La sindaca Primavera Farina ha imposto l’uso parsimonioso dell’acqua“È assolutamente vietato l’uso dell’acqua potabile per l’irrigazione di orti, giardini, lavaggi di automobili e piazzali, nonché riempimento di piscine”.

Allarme siccità, i 125 comuni interessati dal razionamento dell’acqua

Ma quali sono i Comuni interessati dall’allarme siccità in Lombardia a rischio razionamento dell’acqua? E’ la provincia di Bergamo la zona più colpita. Uniacque ha chiesto ai cittadini di non usare l’acqua per tutto ciò che non è essenziale come irrigare giardini o lavare automobili. Come riporta Today i comuni interessati sono:

Algua, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Bedulita, Berbenno, Bracca, Brumano, Capizzone, Corna Imagna, Costa Valle Imagna, Cornalba, Costa Di Serina, Zogno, Serina, Oltre Il Colle, San Pellegrino, , Fuipiano Valle Imagna, Sant’Omobono Terme, Strozza, Roncola, Palazzago, Pontida, Caprino Bergamasco, Cisano Bergamasco, Torre De Busi.

In Piemonte è stato invece chiesto il razionamento notturno dell’acqua in 80 comuni tra le province di Torino, Alessandria e Vercelli:

 Agliè, Alpette, Andrate, Angrogna, Bairo, Baldissero Canavese, Barbania, Bollengo, Borgomasino, Bricherasio, Cafasse, Canischio, Cantalupa, Carema, Caselle, Castellamonte, Cesana Torinese, Chiesanuova, Coassolo, Colleretto Castelnuovo, Colleretto Giacosa, Corio, Cuceglio, Cumiana, Favria, Feletto, Fiano, Fiorano, Forno Canavese, Front, Givoletto, Inverso Pinasca, Issiglio, La Cassa, Lemie, Locana, Loranzè, Lusigliè, Noasca, Nomaglio, Oglianico, Ozegna, Parella, Pertusio, Pianezza, Pinasca, Pinerolo, Pomaretto, Prascorsano, Pratiglione, Quagliuzzo, Quassolo, Rivara, Rivarolo Canavese, Rocca, Rorà, Rueglio, Salassa, San Carlo, San Francesco, San Germano Chisone, San Gillio, San Martino Canavese, San Maurizio, San Ponso, San Secondo di Pinerolo, Scarmagno, Sestriere, Settimo Vittone, Tavagnasco, Torre Canavese, Torre Pellice, Usseaux, Val della Torre, Val di Chy, Valperga, Vialfrè, Vidracco, Villar Pellice, Vistrorio.

Situazione da monitorare anche in Emilia Romagna

Anche in Emilia Romagna la siccità si fa sentire soprattutto nella provincia di Ferrara e in Romagna, dove è stato chiesto di usare meno acqua e le previsioni non sono positive per i prossimi giorni. Marco Piccinini, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Emilia, ha dichiarato che se la crisi idrica continuerà le conseguenze saranno anche economiche, come facile aspettarsi.