Non bastavano le preoccupazioni per il covid-19 e l’influenza australiana, che sta spopolando in tutta Italia e anche in anticipo. Dalle pagine del Daily Mail, arriva anche l’allarme per lo streptococco di gruppo A, agente responsabile per la scarlattina, che nel regno Unito sta causando una certa preoccupazione. Molti genitori, infatti, hanno segnalato che i figli si sono ammalati nel giro di pochissime ore. Alcuni ora si trovano ricoverati e respirano con un ventilatore. Alcuni padri hanno persino lanciato l’allarme a fare attenzione ai primi segnali di malessere e di non lasciar correre.

L’agenzia per la sicurezza sanitaria ha già allertato la popolazione, dopo che da settembre ad oggi sono morti 6 bambini sotto i 10 anni di età.

Allarme scarlattina nel Regno Unito, boom di casi in poche settimane

Nel giro di poco tempo sono aumentati i casi di scarlattina. Quasi 900 nella settimana tra il 14 e il 20 novembre, contro i 186 casi che si registravano in media negli anni scorsi. Colin Brown, vicedirettore dell’agenzia per la sicurezza sanitaria, ha avvertito che i casi di streptococco di tipo A sono molto elevati quest’anno. L’infezione causa sintomi come mal di gola e scarlattina, che si possono curare con antibiotici. Mentre se i casi sono più gravi è fondamentale ricorrere tempestivamente all’aiuto di un medico. Tra i sintomi da monitorare per capire se ci si trova davanti alla scarlattina si segnalano mal di gola, mal di testa, problemi digestivi, vomito, diarrea, febbre, sfoghi sulla pelle, soprattutto su collo e gomiti.

Alcuni esperti, anche la BBC, hanno segnalato che i genitori devono subito chiamare il medico se notano che i figli non stanno bene. La malattia, infatti, è molto contagiosa e anche se spesso si cura con antibiotici, gli esperti vogliono capire da che cosa deriva questo boom di casi tra i britannici.

La scarlattina è provocata dai batteri di streptococchi di gruppo A e si manifestano in una moltitudine di forme. Spesso, però, i sintomi più visibili sono mal di gola e impetigine. In alcuni casi, fortunatamente rari, il patogeno responsabile della scarlattina provoca una malattia chiamata infezione da streptococco di gruppo A invasiva. Il problema segnalato in Gran Bretagna, è che mai si era visto un aumento di casi così forte. Le autorità sanitarie inglesi stanno cercando di capire cosa possa aver causato questo aumento.

Quando allarmarsi

Tra le ipotesi, c’è anche la ripresa delle attività dopo il lockdown. In ogni caso, i medici consigliano di monitorare alcuni segni distintivi come sfoghi sulla pelle accompagnati da febbre, mal di gola, problemi gastrointestinali e mal di testa. Nel caso di un peggioramento dei sintomi, se il bambino non vuole mangiare, se ha il pannolino asciutto per più di 12 ore o mostra segni di disidratazione, se appare irritabile e stanco, e ha una temperature sopra i 39 è fondamentale chiamare subito il medico. Se, invece, ha difficoltà a respirare, non riesce a stare in piedi e ha la pelle blu bisogna subito portarlo al pronto soccorso.