Sta capitando di sentire gli aneddoti di alcune persone, che hanno raccontato di aver prenotato una cena al ristorante e quando si sono recate sul posto hanno trovato le candele al posto della luce accesa. In un primo momento si sono stupite, poi hanno capito il motivo e hanno accettato di buon grado la cena a lume di candela. Non c’è nulla di romantico in questa scelta. Piuttosto la necessità di far fronte ai rincari delle bollette per non dover abbassare per sempre la serranda.

Non è la prima volta che si sente parlare di una cosa simile, c’è chi si è dovuto arrangiare anche in altro modo.

I negozianti, ma anche i baristi, ristoratori e commercianti si trovano davanti ad un baratro. O chiudere oppure trovare degli stratagemmi per far fronte al caro energia. Le bollette sono davvero troppo care, anche migliaia di euro. Come sopravvivere allora ad un certo punto per non chiudere? I commercianti si sono ingegnati, più per protesta e sopravvivenza, trovando delle strategie per uscire da questa situazione davvero pesante – come hanno denunciato alcune associazioni come Fipe Confcommercio 

Rincari bollette, gli stratagemmi dei negozi e locali

Alcuni bar e locali hanno deciso di sostituire le lampadine con le candele, poi ci anche quelli che evitano di accendere l’aria condizionata durante le pulizie. Alcuni alberghi, invece, avrebbero preso la decisione di chiudere direttamente in bassa stagione. Altri concentrano tutte le prenotazioni in piani specifici per evitare l’uso dell’aria condizionata. Altri stanno tenendo al buio i giardini.
Chiusure tattiche anche per i ristoranti, che pensano di non aprire a pranzo ma solo a cena, sempre nell’ottica di risparmiare. Altri sono arrivati anche a mettere la bolletta in vetrina per far capire il peso dei rincari delle bollette ai clienti.

C’è chi fa pagare una tassa energia

A Palermo alcuni ristoratori hanno spento le luci per 15 minuti in segno di protesta contro i rincari delle bollette.

Alcuni hotel hanno deciso di lasciare le piscine al buio. La ragione è sempre la stessa, bollette troppo care – fino a 80 mila euro contro i 30mila dello scorso anno – hanno raccontato alcuni albergatori, lamentando anche un forte rincaro per la bolletta dell’acqua. Da qui la decisione di chiudere ad ottobre e riaprire ad aprile. Ha fatto discutere ciò che è accaduto a Napoli, dove il titolare di una pizzeria, ha lanciato una provocazione inserendo nello scontrino la voce «Contributo per gas», «Energia» e «Fitto».

La situazione legata al caro energia è davvero insostenibile, forse peggio del covid per i proprietari, che hanno voluto mostrare le bollette mettendole in vetrina. In Toscana molti esercizi commerciali hanno abbassato le luci o le hanno spente direttamente, qualcuno ha aggiunto allo scontrino la frase «80 centesimi per caro energia… scusateci».
I rincari delle bollette colpiscono i commercianti da Nord a Sud. In Friuli qualcuno ha pensato anche di spegnere le luci delle vetrine, altri ancora di chiudere un’ora prima i negozi. La lista delle trovate si allunga e qui possiamo capire davvero la disperazione che circola in questo momento davvero critico.