Nuovi rincari al supermercato a causa dell’aumento del prezzo della pasta. Il nuovo anno è iniziato con numerosi aumenti, a partire dalle bollette di luce e gas, fino al carburante. A preoccupare, però, sono i rincari che riguardano la spesa alimentare di alcuni prodotti, tra cui la pasta, i cui costi di produzione sono saliti fino al 40%.

Allarme rincari al supermercato, il costo della pasta è sempre più alto

Secondo Vincenzo Divella, amministratore delegato del noto gruppo pugliese, si tratta del segno dell’inflazione che sta raggiungendo anche il carrello della spesa delle famiglie.

Basti pensare che se a settembre un chilo di pasta la GDO la acquistava a 1,10 euro, ora il costo è salito a 1,40 e di questo passo salirà ancora.
A Il Sole 24 Ore, il noto produttore ha dichiarato che a causa dell’aumento importante del grano, già dopo l’estate il costo è salito di 30 centesimi. Aumenti che poi hanno riguardato anche il cellophane +25%, il gas +300% e l’elettricità. Da qui l’aumento di altri 12 centesimi al chilo. Il rincaro del prezzo del grano va ricercato nel crollo dei raccolti in Canada e Usa, pari al 50% e quindi la necessità di acquistare la materia prima altrove e a prezzo più alto.

Fiammate speculative durante l’inverno 2022

Sempre a Il Sole 24 Ore, il pastaio Riccardo Felicetti ha parlato di nuove fiammate speculative durante l’inverno 2022 anche a causa del clima e delle possibile nevicate e gelate che non permettono di fare previsioni sui raccolti.
Secondo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini:

“Con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e incertezza che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare”

La recente analisi di Coldiretti conferma l’aumento dei prezzi dovuti al raddoppio dei costi delle semine, conseguenza dei rincari del gasolio fondamentale per la lavorazione dei terreni, ci sono poi gli aumenti dei costi dei mezzi agricoli, dei fitosanitari e dei fertilizzanti.


A rimetterci è anche la GDO, che sta sì cercando di negoziare gli aumenti in modo che tutti i rincari non finiscano sul consumatore finale, ma gli ultimi dati Istat a novembre parlano chiaro: le vendite al dettaglio sono calate dello 0,9% per quanto riguarda i beni alimentari.

Vedi anche: Prezzi, nuova stangata in arrivo nel 2022: tutti i rincari del nuovo anno