Da alcuni giorni è scattato l’allarme sulla presunta tossicità di piatti e bicchieri per bambini. A finire nel mirino è la melamina, una sostanza trasformata in resina sintetica e utilizzata in materie plastiche e medicinali. Inoltre viene utilizzata per la realizzazione di stoviglie per bambini, vista la capacità di rimanere intatta in caso si urti o cadute.

Ma perché negli ultimi giorni è scoppiato il caso melamina? I piatti e bicchieri per bambini usati dai più piccoli sono davvero tossici? Proviamo a fare chiarezza su questo delicato argomento.

Piatti e bicchieri tossici per bambini: perché c’è allarme

La prima segnalazione circa la possibile tossicità della melamina per i bambini arriva dal Fatto Quotidiano. Secondo il giornale di Marco Travaglio, l’elemento di pericolo per la salute dei più piccoli non è tanto la melamina in sé, quanto la sua unione con la formaldeide, una sostanza composta chimica impiegata per la produzione della resina necessaria per creare nuove resine. Un allarme lanciato non a caso: a partire dal 2004 l’Airc (Fondazione per la Ricerca sul Cancro) ha inserito la formaldeide tra le sostanze che provocano il cancro.

Oltre all’Airc, l’Echa (Agenzia europea per le sostanze chimiche) ritiene che la melamina possa provocare il cancro in caso di esposizione prolungata e ripetuta nel tempo. Non solo però, perché sempre l’Echa ha evidenziato come la particolare sostanza chimica possa arrecare gravi danni alla fertilità stessa e ai più piccoli.

Il rischio maggiore è legato all’eventuale contatto con gli alimenti cotti a temperature superiori a 70 gradi e poggiati nelle stoviglie incriminate. Questo perché sono più alte le possibilità che si dissolvano sia la melamina che la formaldeide.

Controllare l’etichetta può aiutare?

Al momento la melamina non figura tra le sostanze pericolose per le quali i produttori sono obbligati alla loro registrazione. È possibile però che la musica cambi nel prossimo futuro, in seguito all’aggiunta da parte dell’Echa della melamina all’elenco delle sostante per cui scatterebbe l’obbligo di registrazione.

Allarme piatti e bicchieri tossici per bambini: fai attenzione se c’è questa sostanza

Detto questo, la maggior parte dei produttori sta anticipando i tempi e già oggi indicano sull’etichetta la presenza o meno della melamina nel prodotto di plastica. Un discorso analogo vale per un’altra sostanza, vale a dire il Bisfenolo A (conosciuta anche con il semplice acronimo di BPA). Su quest’ultimo l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha già vietato la vendita dei biberon in cui vi sono tracce di tale sostanza.

Non è certo la prima volta che si parla di sostanze tossiche in alcuni prodotti di uso comune. In passato si è parlato anche della possibile presenza di Pfas nella carta igienica, in base ad uno studio americano.

Riassumendo

– Nelle ultime ore è allarme su piatti e bicchieri tossici per bambini.
– Tutta colpa di una sostanza chimica chiamata melamina, ritenuta potenzialmente pericolosa, in particolare per i più piccoli.
– La melamina è una sostanza trasformata in resina plastica che si caratterizza per la sua alta resistenza agli urti e cadute (per questo motivo viene scelta per la produzione di stoviglie per bambini.
– Il rischio maggiore per la salute dei più piccoli arriva dall’unione tra melamina e formaldeide, sostanza ritenuta potenzialmente cancerogena dall’Airc dai primi anni Duemila.
– Al momento la melamina non rientra tra le sostanze per cui vi è l’obbligo di registrazione tra le sostanze pericolose in etichetta.