Continua a preoccupare la situazione di Chernobyl, la città dove si trova la centrale nucleare e ora zona di guerra in Ucraina, che nel 1986 fu protagonista della famosa tragedia.

Allarme nucleare in Ucraina, che cosa comportano gli incendi a Chernobyl

Negli ultimi giorni, la zona vicino a Chernobyl è stata vittima di vari incendi che hanno distrutto 10.000 ettari di foresta come ha comunicato la Commissaria per i Diritti Umani del Parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, che ha lanciato l’allarme:

“La combustione rilascia radionuclidi nell’atmosfera, che vengono trasportati dal vento su lunghe distanze.

Le radiazioni minacciano Ucraina, Bielorussia ed Europa”

A causa del controllo russo, i soccorritori non sono in grado di adottare misure efficaci, per questo è stato anche lanciato un appello all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) per l’invio di attrezzature.
A causa dell’occupazione da parte dell’esercito russo, i timori riguardano anche il personale di servizio e la capacità di rispettare i turni e tornare presso le proprie abitazioni. Alcuni fonti lamentano la mancanza di turnazione da una settimana. I dipendenti, quindi, sono rimasti esposti alle radiazioni per molto tempo e il rischio di incidente non è da sottovalutare.

Cosa succederebbe se dovesse accadere un incidente nucleare

A Chernobyl è stato segnalato un aumento della radioattività, i movimenti delle truppe hanno fatto alzare il pulviscolo radioattivo, che ha iniziato a viaggiare trasportato dal vento. Se dovesse accadere un incidente nucleare, la conseguenza sarà un aumento di radioattività nell’aria, nel terreno e nell’acqua che porterebbe a malattie legate alle radiazioni.

Le particelle, infatti, potrebbero viaggiare per molti chilometri e raggiungere altri paesi europei tra cui l’Italia. Appare improbabile un attacco diretto alle centrali ma l’allarme lanciato dalla Commissaria per i Diritti Umani del Parlamento ucraino accende nuovi timori.
In tutto ciò, la Nato sembra pronta alla minaccia nucleare, chimica, biologica e radiologica, un attacco che porterebbe a piani ben precisi da parte dei paesi, come il Piano nazionale di difesa civile che prevede strategie per prevenire scenari difficili come quello citato, tra cui la distribuzione alla popolazione di pillole allo iodio.

Vedi anche: A Chernobyl torna l’incubo delle fughe radioattive, ecco l’ennesimo allarme lanciato dall’Aiea