Stop immediato ai rifornimenti russi, è questa la decisione di Ursula Von der Leyen, l’allarme gas entra nel vivo e la presidente della Commissione Europea ha ormai le idee chiare. Chiudere tutto, ma ciò non vuol dire privarci completamente dell’energia di cui abbiamo bisogno. La Von Der Leyen infatti precisa che in tal guisa aumenteranno le forniture di altri paesi. Tra i big autorevoli ci sono poi le parole di Elon Musk, il quale si auspica una transizione energetica, ma allo stesso tempo riconosce che è impossibile al momento rinunciare al gas.

Allarme gas, dalla Von Der Leyen a Musk

Parole che sembrano un monito quelle di Elon Musk in Norvegia, durante una conferenza a Stavanger. Si parla di gas e di petrolio, e la Norvegia è forse il produttore più importante a livello europeo. “Realisticamente abbiamo bisogno di usare ancora petrolio e gas nel breve termine, perché altrimenti la civilizzazione si sgretolerà. Una delle maggiori sfide che il mondo abbia mai affrontato è la transizione all’energia sostenibile e all’economia sostenibile. Serviranno decenni per completarla”. Parole e musica di Elon Musk.

Insomma, che le intenzioni siano quelle di passare a una nuova forma di energia, ma una transizione del genere necessita di tempo, e questo lo sappiamo tutti. Al momento quindi rinunciare al gas è impensabile e, come avverte Musk, farlo significherebbe portare l’uomo anni indietro. La situazione però è che ora bisogna fare anche i conti con quanto sta accadendo in Russia e Ucraina, ed è qui che invece si inserisce l’altro discorso, quello della presidente della Commissione Europea che ha parlato al Forum di Bled. “Dobbiamo prepararci a una potenziale interruzione totale del gas russo” ha chiosato lapidaria.

Allarme gas, la decisione contro la Russia

Nuove misure da parte dell’Unione Europea per liberarsi dal giogo di Mosca. La Von Der Leyen ha le idee chiare e vuole rompere ogni contatto con Putin e le sue offerte: “Stiamo diversificando i nostri fornitori alla velocità della luce: la fornitura di gas da fonti diverse dalla Russia è aumentata di 31 miliardi di metri cubi da gennaio di quest’anno e questo compensa i tagli russi. Stiamo anche riducendo in modo sostanziale il nostro fabbisogno di gas importato e per questo abbiamo chiesto agli Stati membri di ridurre il consumo di gas del 15%“.

È però questo ultimo passaggio a mettere forse maggiore preoccupazione ai cittadini.

Come sarà possibile ridurre il consumo di gas del 15% ora che le temperature si abbasseranno? Purtroppo, per gestire i tagli con la Russia, non basteranno quindi i rifornimenti da altri paesi, ma sarà necessario anche uno sforzo individuale delle nazioni al fine di ridurre i consumi, ed è questo probabilmente il problema principale che molti ancora non riescono a comprendere.