È allarme farmaci in Italia, molti di essi infatti sono carenti e si assiste giornalmente a un vero e proprio assalto ai banconi delle farmacie.

Intanto l’Aifa, che è l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha pubblicato come ogni anno l’elenco dei medicinali che sono difficili da reperire (in tutto 3198 unità secondo i dati del 3 gennaio).

I farmaci più comuni che sono presenti nella lista sono il Moment, molto usato per i dolori mestruali, quelli osteo-articolari, dentali, nevralgie e per il mal di testa nonché la Tachipirina. Quest’ultimo è utilizzato anche dai più piccoli per il trattamento sintomatico dei diversi stati febbrili correlati all’influenza.

Nell’ultimo periodo l’allarme ha riguardato l’ibuprofene, utilizzato anche per il trattamento del Covid-19. Era introvabile in quasi tutte le farmacie ma sembra che il problema stia rientrando. Ma perché c’è carenza di farmaci e come ovviare a ciò?

Perché mancano i farmaci?

L’allarme per mancanza farmaci non è giustificato in quanto nella metà dei casi si tratta di cessazione degli stessi. È possibile quindi sostituirli con altri che le farmacie hanno a disposizione. Nel 46% dei casi, invece, mancano davvero come nel caso della Tachipirina, dell’Amoxicillina, dell’Efferalgan e del Tachiflued.

Il problema, ha comunicato la Federfarma, dipende da un intreccio di fattori: l’influenza/Covid-19 e la produzione dei farmaci. L’invito è quindi quello di non acquistare troppi prodotti per farne una scorta in quanto la situazione potrebbe poi peggiorare. In ogni caso ci sono molte soluzioni.

Marco Cossolo, presidente Ferderfarma, ha aggiunto che risulta quasi irreperibile anche l’ibuprofene in sciroppo. Il motivo è che la nuova influenza è più aggressiva rispetto al passato e poi c’è sempre il Covid-19 per il quale nel 90% dei casi si usa questo farmaco. Quindi sia per curare l’influenza che per il Covid si usano gli stessi medicinali per cui la domanda sta crescendo molto.

Un altro motivo per il quale c’è allarme carenza farmaci è che alcuni di essi si producono in Cina e in India per cui l’importazione è più problematica (anche per i lockdown). In più i prezzi alle stelle a la crisi energetica costringono i camion a partire soltanto se sono pieni di merce. A questi fattori, poi, si aggiunge anche la guerra tra Russia e Ucraina che ha portato alla carenza di materie come il vetro, la plastica e la carta.

Cosa fare

Non c’è un allarme farmaci carenti comunica la Federfarma perché ci sono delle alternative ad essi. I farmacisti, infatti, possono consigliare prodotti simili (comunicando dosaggio/forma) con il medesimo principio attivo che possono essere ingeriti senza alcuna paura.

Il presidente della Federfarma ha inoltre comunicato che un’alternativa è la somma delle dosi. Bisogna ovviamente chiedere al farmacista le dosi da sommare e se è possibile farlo. Parla ad esempio dell’ibuprofene da 600 che è scarso ma sostituibile con tre dosi da 200. L’alternativa allo sciroppo per i bambini potrebbe essere invece quella di allestire il preparato nei laboratori galenici.

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