Le vendite stanno aumentando sempre più, ma quasi paradossalmente si sta verificando anche un preoccupante aumento dei prezzi. Allarme cioccolato in Italia, secondo alcuni addetti ai lavori c’è il rischio che il prodotto continui ad aumentare il suo costo. E la colpa è anche da imputare a una cattiva gestione dei dolci.

Vendite e prezzi in aumento

Le leggi di mercato a volte sono strane. Ci hanno insegnato che se un prodotto ha una domanda particolarmente bassa, allora il prezzo rischia di aumentare per coprire i costi di produzione.

A volte però questa dinamica non viene rispettata, e va in vigore la speculazione. Ossia, più un prodotto è amato, più i produttori speculano alzando i prezzi. Quel che è certo è che il cioccolato è sempre più presente nelle dispense delle nostre famiglie. Le stime ci vengono offerte dalla società Mintel, la quale afferma che a livello internazionale si passerà dai 127.9 miliardi di dollari del 2022 ai 160.9 di dollari del 2027. Nel nostro Paese, invece, la media di consumo procapite per un cittadino è di 3 kg di cioccolato all’anno.

Si tratta di un dato particolarmente basso, visto che la media europea è invece di 11 kg all’anno. Durante le festività il consumo di questo alimento aumenta non poco. A Natale e soprattutto a Pasqua, grazie alle uova, il cioccolato infatti è maggiormente richiesto e consumato. La notizia però è che quest’anno, oltre ad aumentare il consumo, è aumentato anche il costo del prodotto. Infatti, il prezzo del cacao è il più alto mai registrato negli ultimi 40 anni. A studiare in maniera particolare il fenomeno è stata RedMarketing, agenzia specializzata in comunicazione e marketing per le pasticcerie e gelaterie. Dal report si legge che quest’anno il cioccolato è aumentato del 14%. La brutta notizia è che si prende un ulteriore aumento del 7% nei prossimi cinque o sei mesi.

Cioccolato, l’allarme degli esperti

Cosa ha causato questo aumento dei prezzi? Come dicevamo, il mercato ha numerose leggi da rispettare, e non sempre la speculazione è una colpa che incide su tali dinamiche.

Questa volta infatti a modificare i costi del prodotto è stato il cambiamento climatico. Ghana e Costa d’Avorio sono tra i principali produttori mondiali di cioccolati e a quanto pare anche dalle loro parti l’aumento delle temperature ha portato a delle preoccupanti conseguenze. Tra i rincari di questo inverno 2023 (che proseguiranno quindi anche con i prossimi mesi del 2024), c’è quindi da annoverare anche l’aumento del costo del cioccolato. Sulla questione è intervenuto il noto pasticciere Luigi Biasetto, il quale gestisce la sua attività nelle sedi di Padova e Bruxelles. Ecco cosa ha detto a tal proposito:

“Purtroppo in Italia non riusciamo ad apprezzarlo e a farlo apprezzare al meglio. La leggerezza con cui molti cioccolatieri conservano questo prodotto, lasciato in vetrina ad invecchiare per molte settimane, mal conservato, esposto alla luce e senza lucentezza, è la causa delle basse vendite in Italia, dove il cioccolato viene acquistato 2 volte meno che in Spagna e 4 volte in meno del Belgio. Anche tra i consumatori c’è spesso molta confusione, un dato che si riflette sulle vendite che raggiungono l’apice nel periodo di Pasqua, quando vanno a ruba le uova fatte anche sei mesi prima, mentre nel resto dell’anno il 90% degli acquisti sono destinati alla regalistica”.

I punti chiave…

  • cresce la vendita di cioccolato, ma aumenta anche il prezzo;
  • il caro prezzi dipeso dai cambiamenti climatici subiti in Ghana e Cosa d’Avorio;
  • l’Italia consuma solo 3 kg di cioccolato all’anno procapite, molto meno della media europea che è di 11 kg.