Si torna a parlare di alieni e lo si fa alla luce di nuove scoperte relative allo spazio. Secondo una recente ricerca scientifica, infatti, gli extraterrestri stanno provando a contattarci, o quantomeno c’è qualcosa che lo induce a pensare, senza per questo arrivare subito a decretarne necessariamente la loro esistenza. Ma qual è la scoperta fatta nello spazio dagli astrofisici?

Un possibile punto di contatto

Sono ormai secoli che l’uomo si interroga sulla possibile presenza di altre forme di vita nell’universo e proprio di recente le rivelazioni di un ex membro della NASA hanno messo nuovamente gli USA al centro dell’attenzione.

Secondo tali indiscrezioni gli Stati Uniti sarebbero in possesso di astronavi UFO, ossia oggetti volanti non identificati, che però è facile attribuire agli extraterrestri. Benché tali rivelazioni siano state bollate immediatamente come bufale, ora l’interesse degli appassionati si sposta sulla nuova scoperta degli scienziati. Il punto di contatto potrebbe essere l’esplosione ultraluminosa di una supernova di tipo II, avvenuta nella Galassia Girandola. A tale fenomeno è stato dato il nome di SN 2023ixf ed è il più vicino al nostro pianeta da oltre un decennio.

Lo studio è stato effettuato dai ricercatori del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) ed è atto proprio a scoprire se gli alieni stanno cercando di trovare un modo per mettersi in contatto con noi. La teoria è che gli extraterrestri starebbero comunicando con noi attraverso i bagliori di una stella morente. A supporto della loro ipotesi, con i radiotelescopi, stanno cercando in un’area vicino alla supernova dei sistemi stellari compatibili con l’eventuale presenza di vita. Insomma, gli scienziati ora stanno guardando in direzione della supernova allo scopo di scovare nuovi possibili segnali. L’intera area è stata ribattezzata con il nome di “ellissoide SETI”. Secondo gli esperti, sarebbero circa 100 le stelle che potrebbero essere portatrici di messaggi alieni.

Alieni nello spazio, messaggi nelle stelle

Noi siamo figli delle stelle, cantava una vecchia canzone, e in realtà scientificamente l’affermazione è abbastanza sensata. Pare infatti che l’acqua sul nostro pianeta sia arrivata miliardi di anni fa grazie all’espulsione di un meteorite alieno. Potremmo quindi dire che gli extraterrestri siamo noi, in quanto la vita si è sviluppata solo a seguito di tale fenomeno (senza acqua infatti non può esserci vita in nessun pianeta). Secondo molti scienziati ormai sostenere che siamo l’unica forma di vita intelligente nello spazio è un’affermazione poco probabile a livello statistico. Difficile però, se non impossibile, immaginare che gli alieni possano venire a trovarci, visto che una tecnologia che permetta di viaggiare alla velocità della luce per noi è inconcepibile.

Ciò detto, le indagini intorno alla supernova SN 2023ixf si fanno sempre più interessanti. Non solo riguardo agli alieni, sui quali gli scienziati rimangono scettici, ma come fenomeno astrofisico in generale. Anzi, forse proprio perché tali distanze saranno per sempre impercorribili, gli alieni stanno cercando in qualche modo di comunicare con noi al fine di dimostrare la nostra presenza e magari scoprire se c’è vita altrove. Del resto, come noi ci interroghiamo sulla loro esistenza, allo stesso modo loro saranno attanagliati dalle medesime domande e si staranno chiedendo se c’è altra vita nello spazio oltre la loro.

Riassumendo…

  • gli scienziati stanno studiando la supernova SN 2023ixf, i cui bagliori potrebbero essere un messaggio;
  • secondo una teoria gli alieni starebbero sfruttando tali bagliori per comunicare con noi;
  • l’esistenza degli extraterrestri rimane probabile, ma indimostrabile.